Lofoio e Francesca Lupo: un laboratorio per imparare e creare

Lofoio - Francesca Lupo
Workshop e corsi di ogni tipo, ma anche attrezzi per  l’artista che è in te. Dalla falegnameria fino alla tecnologia della stampa 3D.

Ho conosciuto Francesca Lupo e Lofoio qualche anno fa iscrivendomi al loro corso base di falegnameria, che mi impegnò  due sabati pomeriggio. Tornai a casa molto soddisfatta della mia scatola di legno auto costruita e di aver scoperto una realtà interessante, che ovviamente non avrei perso di vista. Qualche tempo dopo sono tornata per imparare a fare il sapone e altri derivati. Le opportunità per scoprire e apprendere a Lofoio non mancano, negli anni sono state incrementate e il bello è che non è solo un luogo dove trovare corsi interessanti, ma cos’è Lofoio ce lo faremo raccontare direttamente da Francesca Lupo.

Ci potrebbe spiegare cos’è Lofoio ?

«Siamo un’associazione indipendente, non affiliata e finanziata dal basso. Ci troviamo nell’oltrarno fiorentino, nel quartiere di Santo Spirito e crediamo profondamente nel connubio tra artigianalità della vecchia scuola e la tecnologia di nuova generazione. Siamo nati nel 2014 aprendo il nostro primo laboratorio, poi nel 2018 ci siamo allargati anche al fondo accanto. Ospitiamo corsi, workshop e seminari, con l’obiettivo di insegnare tecniche manuali o digitali utili a chiunque, non solo agli addetti ai lavori. La particolarità è che se diventi socio di Lofoio, i nostri attrezzi diventano anche i tuoi. In pratica è anche uno spazio coworking e non solo, perché ti addestriamo a usare le varie attrezzature per realizzare i tuoi progetti, e ti guidiamo a usare al meglio questo laboratorio condiviso.»

Come è nato il vostro progetto ?

«Lofoio è nato dall’incontro di tre persone che incarnavano tre progetti già esistenti. Mattia portava l’esperienza dei coworking. Lucio era un animale da FabLab, portava competenza tecnico-scientifica e istinto da divulgatore. Io vengo dall’architettura, dai cantieri, dall’attivismo. Avevo il pallino dell’autocostruzione ecologica, e mi ero messa in testa che andasse fatta anche in città. Chiamiamolo un autorecupero urbano. E volevo sopra ogni cosa abilitare le persone a migliorarsi la vita nelle proprie case, con le proprie mani. Nel nostro immaginario vedevamo Lofoio come un laboratorio dove le persone, come fossero nel loro garage, smontano e rimontano, giocano e trasformano le cose risolvendo problemi. Certo, farlo nell’Oltrarno fiorentino ha dato a tutto ciò un sapore speciale: un odore di antico e futuro insieme. Negli anni Lucio e Mattia hanno preso altre strade e ora sono affiancata da Beatrice (stilista) e Marco (geek).»

Lofoio
Lofoio, vetrine

Chi sono coloro che frequentano Lofoio ?

«I profili umani più svariati e per le più ricche motivazioni. Ci sono persone che fanno lavori remunerativi ma ripetitivi che non prevedono lavoro manuale. Persone che vorrebbero essere indipendenti, almeno per piccole lavorazioni, o passare ore allegre con le mani in pasta. Oppure creativi duri e puri, maker con un progetto pratico nel cuore e in testa ma senza spazi e attrezzature a disposizione.»

Quali sono i corsi che riscuotono maggior successo?

«I nostri corsi di falegnameria hanno avuto un’ulteriore impulso con la pandemia: l’attrazione per il legno, materiale sincero e radicale, si è fatta sentire! Anche la stampa 3D e il taglio laser sono richiesti con sempre maggiore frequenza. Stiamo anche pensando di lanciare un ciclo di seminari pratici dedicati all’autoproduzione alimentare che riscontriamo avere sempre maggior interesse.»

Quali sono i corsi più frequentati dalle donne?

«Il nostro corso di saldatura piace molto alle ragazze, che fra l’altro saldano tipicamente meglio degli uomini, forse per una questione di sensibilità tattile e passione per i dettagli. È il segreto di pulcinella che ogni fabbro di lungo corso sa! I nostri workshop di rammendo e il cucito creativo hanno fatto felici sia uomini sia donne. Ma hanno anche fatto far pace a qualche coppia madre-figlia. Intorno a una macchina da cucire succedono molte cose. Un altro corso molto amato dalle donne è quello che chiamiamo Piccolo elettrico, perché in pochi appuntamenti impariamo a manutenere l’impianto elettrico di casa e modificarlo in sicurezza.»

Se avete voglia di curiosare fra le tante attività già programmate potete farlo qui. Io personalmente sono incuriosita da quello di ceramica. Se non siete di Firenze non mi dite che un fine settimana in questa bellissima città non è un’idea allettante, noi vi abbiamo già fornito alcune indicazioni interessanti su alcune mostre che sono ancora in corso!

Paola Giannò

Foto in alto: Francesca Lupo davanti all’ingresso di Lofoio

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Solve : *
30 × 9 =