La poesia nel dì di domenica: “Mi culla la corolla del papavero” di Maria Luisa Spaziani
Anche questa domenica rimaniamo in compagnia di una delle voci femminili più significative della poesia italiana del ‘900.
Anche questa domenica rimaniamo in compagnia di una delle voci femminili più significative della poesia italiana del ‘900.
Ascoltiamo sbocciare la rosa della poeta torinese tre volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, simbolo di bellezza e passione.
«[…] La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo.»
Grande testimone del valore delle piccole cose. «Ieri non è più, domani non è ancora. Non abbiamo che il giorno d’oggi. Cominciamo.»
«S’avete del mio amor l’alma conquisa, procurate d’avermi in dolce modo, via piú che la mia penna non divisa […]».
Cortigiana honorata ammaliava la Venezia intellettuale maschile non solo con la bellezza ma anche con i suoi versi raffinati ed erotici.
Le anime della poesia dell’etere che, nelle maglie della rete, raccontano emozioni e storie celandosi nell’anonimato.
Per omaggiare la sua grandezza riproponiamo lirica della poeta che utilizzò il proprio tormento interiore come musa ispiratrice.
Con Debora Menichetti e Serena Betti, dopo Amelia Rosselli, incontriamo Sylvia Plath, due poete che hanno raccontato le cicatrici dell’anima.
Con Debora Menichetti e Serena Betti nuovo appuntamento con la poeta che sapeva dosare sapientemente la propria arte.