Il cielo su di noi. Introduzione all’astrologia umanistica evolutiva

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Nuova rubrica de L’Altro Femminile a cura di Stefania Marchesini dedicata al femminile in astrologia. Il terzo lunedì di ogni mese.

La mia storia con l’astrologia inizia presto, grazie all’incontro con la mamma di una mia amichetta, che faceva, appunto, l’astrologa. Vedevo mia madre e lei impegnate per ore in chiacchiere e discorsi seri, che all’epoca certo non capivo, piegate su carte piene di simboli affascinanti, che ho sperato fin dalla pubertà di imparare a decifrare. Da allora è passato molto tempo e ho avuto la possibilità di studiare con diversi insegnanti che, ognuno secondo le proprie caratteristiche, mi hanno lasciato contenuti, ma soprattutto hanno contribuito alla mia crescita umana. Mi sono formata in particolare nell’astrologia umanistica evolutiva, in astrologia karmica e in astrogenealogia, ma per fortuna l’astrologia è una materia dalle molteplici branche, che mi daranno la possibilità di continuare a studiarla per tutta la vita.

Inizio a spiegare cos’è l’astrologia evolutiva. Questo pensiero astrologico non parte dal presupposto che gli agli astri influenzino la nostra vita, utilizza questa disciplina allo stesso modo di Carl Gustav Jung, che usava la carta natale per comprendere meglio i suoi pazienti. Il tema natale, secondo questo approccio, rispecchia, per sincronicità, ciò che c’è all’interno della persona. Quindi, per fare un esempio, non è a causa di una particolare posizione di Saturno che nella vita si manifestano determinate circostanze, piuttosto l’analisi della posizione celeste e terrestre del pianeta consente di comprendere come la persona ha contattato tale archetipo nella prima fase della vita e, conseguentemente, il modo in cui tenderà a riutilizzarlo nella vita adulta, nonché quanto ciò sia funzionale alla serenità e alla realizzazione. La carta di nascita pertanto indica la modalità in cui gli archetipi lavorano internamente all’uomo, non ne sono la causa.

Il tema natale, nella sua totalità, mostra un progetto, un viaggio che ognuno deve compiere entro la fine della sua vita. Per realizzare questo compito, ogni essere umano è dotato di strumenti, talenti, propensioni e particolarità che dovrà affinare lungo la crescita. Risulta quindi evidente che per l’astrologia ognuno di noi viene al mondo con uno scopo, mai per caso. I tempi di questo viaggio sono scanditi da quelli che vengono chiamati metodi previsionali – transiti, progressioni e rivoluzioni solari – che, ancora una volta, non sono utili a leggere il futuro, bensì a comprendere quale parte di una persona è soggetta a evoluzione e cambiamento, quali talenti stanno emergendo in una specifica fase della vita.

Dal momento che l’essere umano non è  fatto di solo spirito, è pur vero che ci serviamo della realtà concreta per sperimentare queste nuove parti ed ecco allora che potremmo vedere opportunità prima mai scorte, o avvertire insoddisfazione e conflitto in situazioni che eravamo certi andassero bene per noi. Per esempio, un transito su Venere non indica tanto che troveremo l’amore, bensì che internamente è attivo un cambiamento di valori, una nuova modalità di percepire se stessi e, pertanto, di compiere le scelte. Sarà quindi anche possibile che una relazione sentimentale in corso non soddisfi più, se non si confà alla nuova modalità di vedere se stessi, oppure che si scelga di sperimentare il proprio valore attraverso un nuovo incontro, ma ciò potrebbe avvenire anche per mezzo di un nuovo tipo di studi, una professione o altro ancora.

L’astrologia usa simboli in parte noti a tutti, come i segni, che indicano la modalità in cui si esprimono le funzioni di una persona, i pianeti, di cui inizieremo a occuparci da qui in poi, attraverso una serie di articoli che verranno pubblicati da L’Altro Femminile e, ancora, le case, che raccontano le tappe della strutturazione dell’individuo dalla nascita all’adultità, ma suggeriscono anche come, proprio in maniera dipendente da tale percorso di costruzione, vengono vissuti i vari settori della vita. Infine vi sono gli aspetti, che segnalano il modo in cui i pianeti, ovvero le parti interiori, comunicano tra di loro. Per esempio ci possono mostrare come la razionalità si relaziona con le emozioni in una persona, se cooperano armoniosamente, oppure se una delle due è sovrastata o bloccata dall’altra.

Un concetto molto importante da tenere sempre presente è che il tema natale non è una sentenza inamovibile, una pietra che rechi inciso il nostro destino, bensì la fotografia di un inizio dal quale partire per un’evoluzione che integri e consenta a tutte le nostre parti interne di cooperare armoniosamente per realizzare quello specifico progetto personale che ha nome viaggio dell’eroe.

Inizia oggi una rubrica che si occuperà del femminile in astrologia, che declinerò attraverso le figure mitologiche delle dee della mitologia greca, collegandole alle simbologie della Luna, poiché scopriremo che, se il femminile nella carta astrale non lavora in maniera armonica, non è possibile compiere alcun viaggio dell’eroe, o dell’eroina!

Stefania Marchesini
FB: Il Salotto Astrologico di Stefania Marchesini
salottoastrologico76@gmail.com

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2 commenti su “Il cielo su di noi. Introduzione all’astrologia umanistica evolutiva”

  1. Finalmente una spiegazione chiara di che cosa è l’astrologia… grazie a Stefania Marchesini per la sua competenza e professionalità!

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