“Figlie del silenzio”, un romanzo per riscoprire storie femminili dimenticate

Francesca Silvestri
Francesca Silvestri, con il suo nuovo lavoro, aiuta a rompere il silenzio che troppo a lungo ha avvolto le vite scomode delle donne.

Dopo l’esordio narrativo nel 2022, Francesca Silvestri è di nuovo in libreria dal 28 marzo (2024 ndr) con il suo nuovo romanzo, Figlie del silenzio, (Les Flâneurs). L’opera riporta alla luce una vicenda femminile avvolta nell’oblio. Infatti, il libro segue le tracce di Alaide, un’antenata della giovane archivista Matilde che si imbatte quasi per caso nella sua storia. Scoprirà una donna e un’artista profondamente inquieta che ha attraversato il difficile contesto femminile del primo ‘900con lucidità e dolorosa consapevolezza.

Francesca Silvestri spiega come la storia di Alaide, vissuta a cavallo tra due secoli, l’abbia subito incuriosita per le molte lacune e incertezze che la circondavano. Infatti l’antenata  scomparì prematuramente a soli 31 anni, in circostanze poco chiare, dopo la nascita del suo primo figlio. Sono proprio le zone d’ombra che l’hanno spinta a indagare tematiche importanti come la malattia mentale all’inizio del ‘900. Colpita dalla facilità con cui le donne venivano recluse in manicomio o in convento a causa di personalità che non rientravano negli stereotipi dell’epoca. L’autrice racconta di come, partendo da poche informazioni e documenti frammentari, abbia deciso a un certo punto di abbandonare la ricostruzione storica puntuale per trasformare la vicenda biografica di Alaide in un romanzo. Questo perché convinta che solo così si sarebbe potuta far luce su una storia altrimenti destinata all’oblio.

le figlie del silenzio - recensione - l'altro femminileL’editore Alessio Rega ha accolto con grande convinzione Figlie del silenzio nella collana Montparnasse, sottolineando come, dopo l’esordio con L’arrocco, Francesca Silvestri torni con una narrazione più intima ma ugualmente potente. Pubblicando questo romanzo, ha voluto contribuire a rompere il silenzio che troppo a lungo ha avvolto le vite scomode delle donne. Attraverso la figura di Alaide e lo sguardo di Matilde, l’invito a riflettere su una memoria femminile collettiva da custodire e riscattare.

Come ha ben colto la scrittrice Titti Marrone, questo romanzo presenta un andamento che ricorda sia la storia di famiglia sia un mistero. Le tematiche cruciali come l’oppressione femminile, classificata come “isteria” emergono in modo graduale. Questa diagnosi silenziava le donne. Soffocava spirito critico e creatività. Impediva di fatto l’opposizione all’omologazione.

La scrittura di Francesca Silvestri è piana e luminosa mentre il lettore in una storia segreta. La tecnica di svelamento è abile. Infatti, passaggi oscuri, pagine strappate e aspetti non chiari nella vita di Alaide diventano quasi coprotagonisti del libro. E rivelano come la sua dolorosa esistenza “di prima” e quella reinventata consapevolmente nell’arte abbiano un senso ben preciso. Significato che Matilde scoprirà, insieme al lettore, in un finale imprevedibile che si intreccerà con la sua storia personale.

L’autrice concluderà il tour di presentazione delle Figlie del Silenzio il 24 a Tuoro sul Trasimeno (Pg) e il 6 giugno presso il Centro culturale Qui Perugia.

Biografia

Francesca Silvestri è editor e giornalista. Nel 1996 ha fondato la casa editrice Ali&no. Dirige il Premio Clara Sereni. Usa la scrittura in contesti educativi. Collabora con blog e riviste. Ha scritto racconti e curato volumi. L’arrocco (2022) è il suo primo romanzo a cui segue nel 2024 le Figlie del Silenzio.

Cinzia Inguanta

Foto in alto: Francesca Silvestri

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