Pillole di Femminile – Storie piccole che raccontano un mondo grande #15

La pillola odierna è di Daniela Cimpeanu; è tratta da un saggio per riconoscere e accettare le emozioni e ritrovare il benessere.

Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni.

Uno dei principali motivi – se non il più importante e sentito di tutti – per i quali ho deciso di scrivere un libro sulle emozioni, riguarda la mia vita. Perché so cosa vuol dire avere un esercito di amiche – le emozioni – rinchiuse dentro e sentire di non essere capace di lasciarle libere di circolare nel corpo o di uscire fuori in quella che è forse la nostra caratteristica più bella: la manifestazione dei nostri sentimenti.
Sono nata negli anni Settanta in Romania, in un piccolo paese di campagna. All’epoca la Romania era una dittatura comunista e dominata da una politica fredda e apatica; non faceva nulla per la psiche dei suoi bambini e delle sue bambine.
Sotto la dittatura di Nicolae Ceaușescu, era naturale, per una famiglia con dei figli, censurare le emozioni attraverso atti punitivi. Questo mi ha portata, da ragazzina rumena di campagna, a controllare sempre di più le mie emozioni. Ero fuori posto se ridevo, ero una lamentosa senza alcun motivo se piangevo. Nessuna emozione veniva accolta, compresa, curata. Era come vivere in un deserto emotivo, in un secco giardino dove nessuno veniva a prendersi cura della tua emotività.
Questo tipo di educazione volta a censurare le emozioni o a screditarle – se provavi gioia o tristezza eri considerata una debole – ha generato in me un processo di repressione interna molto forte da cui sono riuscita a guarire soltanto dopo molti, molti anni.

Da bambina non sapevo neanche cosa fossero, le emozioni. Erano pericolose? Importanti? Preziose? E poi mi chiedevo: sbaglio a sentire queste cose? In verità, conoscevo soltanto la paura… e un po’ di felicità. Col tempo, però, non essendo realmente libera di esprimermi, è venuto a mancare un altro elemento fondamentale: la comunicazione.
Manifestare e comunicare le emozioni è importante tanto quanto provarle. Sai che le donne, quando diventano madri, e in special modo subito dopo il parto, hanno difficoltà a comunicare le loro emozioni? Questo avviene soprattutto quando le emozioni sono tante e per questo non semplici da gestire. Ma che fine fanno le emozioni quando rimangono incastrate dentro? Di certo non spariscono. Piuttosto, vengono represse. Questo genera un rapporto tra madre e figli che rischia di portare a un’educazione tutta incentrata sull’autocontrollo e sulla censura delle emozioni. Si parla di un io diviso in due ma anche di un tradimento nei confronti del proprio corpo, sede fisiologica delle emozioni. A quel punto non è facile tornare a riconoscersi né riconquistare il proprio “diritto ad esistere su questo mondo”.
Quando mi sono accorta di essere “divisa”, ero già una donna adulta e in carriera. Ero entusiasta del mio lavoro, soddisfatta dei risultati raggiunti con fatica in Italia e ambivo a crescere sempre di più dal punto di vista professionale. Tuttavia, quelle che all’apparenza sembravano essere emozioni complete e positive – perlopiù legate alla soddisfazione lavorativa – erano in realtà le sbarre della mia stessa prigione. Ero ancora in ostaggio come quando, da bambina, non sapevo come gestire le mie emozioni ed ero arrivata al punto di reprimerle completamente.

Daniela Cimpeanu

Daniela Cimpeanu è laureata in Naturopatia presso la Honolulu University State of Hawaii; specializzata in Benessere e prevenzione dei disturbi Gastrointestinali Major Dietology e Nutrizione; master in Clinica Medica Biointegrata presso IMeB (Istituto di Medicina Biointegrata); master in Gestalt Counseling presso U.P. ASPIC (Università Popolare del Counseling); diplomata in Mental Coach presso l’Università Bocconi di Milano. Come professionista della medicina naturale si è confrontata per anni con i disturbi gastrointestinali dei suoi pazienti. Una volta rilevato che la maggior parte di questi disturbi ha un’origine psicosomatica, ha voluto dare vita a un percorso di ricerca per il ripristino della salute psicofisica dei suoi pazienti che tenesse conto di questi problemi di natura emotiva. Il libro Ma tu pensi di conoscerti? è il primo frutto di questa accurata ricerca al fianco di Emotional Psychosomatic Coaching, una realtà nata nel 2022 per aiutare le persone a prendere consapevolezza delle proprie emozioni, risorse e punti di forza. È autrice dei libri La finestra della solitudine e L’intestino. L’origine di tutte le patologie.

Brano tratto dal libro Ma tu pensi di conoscerti (2022) di Daniela Cimpeanu.

Foto in alto: di Kellepics e di Pexel da Pixabay

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Solve : *
24 ⁄ 4 =