Spesso cita Dante e Ovidio per la somiglianza con i loro nasi e perché come lei hanno vissuto l’esilio per motivi politici.
Nina Cassian, pseudonimo di Renée Annie Cassian-Matasaru, nacque nel 1924 a Galati, città rumena vicina al confine tra la Repubblica di Moldavia e l’Ucraina. Poeta, scrittrice e traduttrice, si è dedicata anche alla pittura, alla recitazione e al pianoforte. Nel 1945 il giornale Romȃnia libera pubblicò la sua prima poesia. Due anni dopo la sua opera La scară 1/1 fu giudicata troppo avanguardistica dal governo comunista che si era insediato proprio quell’anno. Cassian decise di adeguarsi allo stile richiesto dal regime e per dieci anni pubblicò diverse raccolte. Poi tornò a dedicarsi alla poesia e alla produzione di libri per bambini.
Mentre si trovava a New York, nel 1985, invitata dall’Università per condurre un corso di scrittura creativa, la polizia rumena scoprì alcuni suoi testi contro il regime politico del suo paese. Decise così di non tornare e chiese asilo politico. Visse nella metropoli fino alla sua morte avvenuta nel 2014, ma rimase sempre molto legata alla Romania, come scrisse in questi versi: Pur se verrò sepolta / in una terra aliena / risorgerò un giorno /nella lingua romena.
Spesso nelle sue poesie cita Dante e Ovidio, per la somiglianza dei loro nasi e perché come lei sono dei visionari e hanno vissuto l’esperienza dell’esilio per motivi politici.
Nel 2013 Adelphi ha pubblicato C’è modo e modo di sparire, poesie 1945-2007 che raccoglie oltre cento sue poesie. Tra queste, per la nostra rubrica, abbiamo scelto Intimità che, come ha precisato la traduttrice Anita Bernacchia, in originale è stata scritta in lingua romena. L’ascolto è accompagnato dal video di Debora Menichetti.
Serena Betti
Foto in alto: Nina Cassian da revistatango.ro
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Intimità
Posso stare da sola.
So stare da sola.
C’è un tacito accordo
tra le mie matite
e gli alberi là fuori,
tra la pioggia
e i miei capelli diafani.
Bolle il tè,
spazio mio dorato,
mia ambra pura e ardente…
Posso stare da sola.
So stare da sola.
Scrivo a lume di tè.