Pillole di Femminile – Storie piccole che raccontano un mondo grande #43

La pillola di oggi è tratta dal romanzo Ma come fa a far tutto?  di Allison Pearson pubblicato da Mondadori nel 2003.

Pillole di femminile, la rubrica per riflettere su alcuni piccoli grandi temi legati alla vita di tutti i giorni.

Il romanzo di Allison Pearson fu definito da Oprah Winfrey «La Bibbia della mamma che lavora», venne tradotto in trentadue lingue e ha ispirato un film di grande successo del 2011 con protagonista Sarah Jessica Parker, iconica Carry di Sex and the City. Dopo vent’anni le giovani donne di oggi si rivedono ancora nei panni della frenetica trentacinquenne Kate? Credo che qualcosa sia cambiato, soprattutto nella consapevolezza femminile, ma questa scena mi strappa ancora un sorriso e un pizzico di ironia non guasta mai.

«Vedi, Katharine» mi aveva poi spiegato la signora Davies arricciando il naso in segno di approvazione mentre prendevamo il tè con i pasticcini «ci sono madri che si danno da fare per i propri figli e madri che se ne disinteressano.» Il tutto sottolineato da un gran sospiro.

Sapevo benissimo a chi si riferiva. Anche nel 1974 c’erano madri che baravano. Già allora si mormorava alle spalle delle madri lavoratrici, donne che portavano i pantaloni e che, si vociferava, permettevano ai loro figli di guardare la televisione in pieno giorno. L’accusa di negligenza le accompagnava ovunque andassero, irremovibile come la polvere dalle loro mantovane.

Tutto questo per dire che, prima ancora di capire che cosa significasse esattamente essere donna, avevo già capito che il mondo delle donne era diviso in due: le brave mamme, oblative impastatrici di torte di mele e fanatiche lucidatrici di superfici smaltate e piastrellate, e le altre. Adesso che ho trentacinque anni, so benissimo a quale delle due categorie appartengo ed è per questo che sono in cucina, alle due del mattino del tredici dicembre, a sferrare colpi di mattarello sui dolcetti di frutta secca comprati al supermercato per farli sembrare fatti in casa. Una volta le donne avevano il tempo di preparare i dolci in casa e simulavano l’orgasmo. Adesso all’orgasmo ci siamo arrivate, ma ci tocca fingere sui dolci fatti in casa. E lo chiamano progresso!

Paola Giannò

In alto: Elaborazione grafica di Erna Corsi foto di Pezibear

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