In Italia colpisce 37mila donne, si verifica quando il tumore del seno si diffonde in altre parti del corpo. Approfondiamo con la dottoressa Gori.
![Stefania Gori](https://www.laltrofemminile.it/wp-content/uploads/2023/01/Stefania-Gori-150x150.jpg)
Il carcinoma mammario metastatico colpisce in Italia 37mila donne e si verifica quando il tumore del seno si diffonde in altre parti del corpo, anche a distanza di anni dalla rimozione della neoplasia originaria. La dottoressa Stefania Gori, direttrice del Dipartimento Oncologico dell’IRCCS di Negrar ci dice che: «La prognosi della malattia è migliorata nel tempo grazie ai progressi nella conoscenza e alla disponibilità di nuovi trattamenti. Non è raro, infatti, che la sopravvivenza vada oltre i dieci anni dalla diagnosi del tumore metastatico.»
Non si tratta di un unico tipo di tumore, ma di vari sottotipi tumorali (tumori recettori ormonali positivi; tumori HER2-positivi; tumori triplo-negativi) ciascuno dei quali risponde a una determinata terapia o alla combinazione di più farmaci: terapia ormonale, chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare (terapia mirata) e immunoterapia.
Il Quaderno Informativo Ropi sul tumore mammario metastatico è l’utile strumento di conoscenza per pazientə, caregiver, cittadinə curato da Giorgia Capacci (Comitato Oltre il Nastro Rosa), Stefania Gori (UOC Oncologia Medica – IRCCS Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria – Negrar (VR) e presidente Ropi – Rete oncologica pazienti italiani), Carlotta Mantoan Dirigente delle Professioni Sanitarie Ospedale Fracastoro – San Bonifacio (VR), Federica Miglietta (Istituto Oncologo Veneto – IRCCS Padova), Alessandra Modena Gori (UOC Oncologia Medica – IRCCS Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria – Negrar VR).
Nel video qui sotto l’intervista della dottoressa Stefania Gori curata da TeleArena.
È utile ricordare che la diagnosi precoce di qualsiasi tipo di tumore è importante per migliorare le possibilità di cura e guarigione. Attenzione e ascolto del nostro corpo permettono di notare cambiamenti che ci insospettiscono. Nel dubbio, rivolgersi sempre al medico curante.
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