Cosa significa ricevere una diagnosi di tumore mammario metastatico?

Tumore mammario metastatico
In Italia colpisce 37mila donne, si verifica quando il tumore del seno si diffonde in altre parti del corpo. Approfondiamo con la dottoressa Gori.
Stefania Gori
Stefania Gori

Il carcinoma mammario metastatico colpisce in Italia 37mila donne e si verifica quando il tumore del seno si diffonde in altre parti del corpo, anche a distanza di anni dalla rimozione della neoplasia originaria. La dottoressa Stefania Gori, direttrice del Dipartimento Oncologico dell’IRCCS di Negrar ci dice che: «La prognosi della malattia è migliorata nel tempo grazie ai progressi nella conoscenza  e alla disponibilità di nuovi trattamenti. Non è raro, infatti, che la sopravvivenza vada oltre i dieci anni dalla diagnosi del tumore metastatico.»

Non si tratta di un unico tipo di tumore, ma di vari sottotipi tumorali (tumori recettori ormonali positivi; tumori HER2-positivi; tumori triplo-negativi) ciascuno dei quali risponde a una determinata terapia o alla combinazione di più farmaci: terapia ormonale, chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare (terapia mirata) e immunoterapia.

Il Quaderno Informativo Ropi sul tumore mammario metastatico è l’utile strumento di conoscenza per pazientə, caregiver, cittadinə curato da Giorgia Capacci (Comitato Oltre il Nastro Rosa), Stefania Gori (UOC Oncologia Medica – IRCCS Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria – Negrar (VR) e presidente Ropi – Rete oncologica pazienti italiani), Carlotta Mantoan Dirigente delle Professioni Sanitarie Ospedale Fracastoro – San Bonifacio (VR), Federica Miglietta (Istituto Oncologo Veneto – IRCCS Padova), Alessandra Modena Gori (UOC Oncologia Medica – IRCCS Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria – Negrar VR).

Nel video qui sotto l’intervista della dottoressa Stefania Gori curata da TeleArena.

È utile ricordare che la diagnosi precoce di qualsiasi tipo di tumore è importante per migliorare le possibilità di cura e guarigione. Attenzione e ascolto del nostro corpo permettono di notare cambiamenti che ci insospettiscono. Nel dubbio, rivolgersi sempre al medico curante.

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