A Venezia il primo tributo internazionale alla fotografa franco-svizzera scomparsa a novantasette anni nella sua casa di Parigi il 28 dicembre 2021.
Alla Casa dei Tre Oci di Venezia, fino al 23 ottobre 2022, è in corso la più ampia retrospettiva mai realizzata finora, la prima in Italia, dedicata alla fotografa franco-svizzera Sabine Weiss. L’artista, scomparsa all’età di novantasette anni nella sua casa di Parigi lo scorso 28 dicembre 2021, è tra le maggiori rappresentanti della fotografia umanista francese insieme a Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat, Brassaï e Izis.
Fin dall’inizio, Sabine Weiss, come testimoniano le foto in mostra, dirige il suo obiettivo sui corpi e sui gesti, immortalando emozioni e sentimenti, in linea con la fotografia umanista francese. È un approccio dal quale non si discosterà mai, come lei stessa ci spiega: «Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l’emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto.»
L’esposizione La poesia dell’istante è il primo e più importante tributo alla carriera di Sabine Weiss, con più di duecento fotografie. Oltre a queste, sono presentati anche alcuni estratti da film documentari a lei dedicati nei quali la fotografa ha raccontato il suo percorso artistico, le sue esperienze di viaggio e la difficoltà di essere una fotografa donna. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte, propone molte immagini inedite; i testi sono di Virginie Chardin, curatrice della rassegna, e di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci.
Foto in alto: Sabine Weiss
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