Jenny Saville è la prima ArtiStar donna contemporanea da record

Jenny Saville
La pittrice inglese, che espone a Firenze fino al 20 febbraio 2022 al Museo Novecento, da Sotheby’s ha visto battuta per 12,5 milioni di dollari la sua opera Propped, con la quale ha ribaltato i canoni della bellezza femminile.

La pittrice inglese Jenny Saville, che espone a Firenze fino al 20 febbraio 2022 al Museo Novecento, detiene il record mai raggiunto da un’artista donna vivente: 12,5 milioni di dollari alla famosa asta Sotheby’s londinese per il suo quadro Propped, che ribalta i canoni della bellezza femminile con un autoritratto di una giovane sé ventiduenne assertivo e pungente, in cui la donna afferra con le mani la morbidità delle sue cosce prosperose e getta indietro la testa abbandonandosi.

«Se noi continuiamo a veicolare questa monotonia, a parlare come gli uomini hanno parlato per secoli, noi falliremo l’un l’altro. Ancora… le parole passeranno attraverso i nostri corpi, sopra le nostre teste, scompariranno, facendoci scomparire».

È questo il messaggio che Saville vuole trasmettere con il suo dipingere la carne” con i suoi colori a olio. «Dipingo la carne perché sono umana»  ha dichiarato la pittrice; e nei suoi quadri ci si trovano letteralmente “dentro” donne grandi, e quindi reali, anche se spesso grottesche: donne che riempiono occhi, cuore e mente, come succede con i monumenti.

E le sue opere sono, appunto, monumentali: Saville è la verità trasmessa da enormi e imperfetti corpi nudi in una società ossessionata dall’aspetto fisico. Saville è l’essere, è l’esserci, in maniera schietta e invadente,  al posto dell’avere. È andare con sicumera contro  l’idealizzazione e l’uso del corpo femminile, e farlo senza parole, rappresentando corpi ingombranti e nudi, e muti. Ma pieni di luce, di riflessi, di particolari visti da vicino, vicinissimo.

Jenny è una donna che dipinge il femminile per rimanere alla costante ricerca della verità attraverso la potenza espressiva del corpo, lavorando sia sul modello, nel suo studio, sia con le fotografie, che raccoglie assieme a ritagli di riviste cartacee. Si mescolano così elementi di storia dell’arte e archeologia a elementi tratti dal mondo scientifico e dell’attualità, raffigurando coppie di amanti, gruppi di donne e scene di infanzia e di maternità.

Saville è considerata infatti un’artista capace di immergersi nel contemporaneo tenendo saldi in mano i legami con i grandi maestri del rinascimento italiano, in particolare con Michelangelo. È infatti proprio a Firenze che lei definisce Casa Buonarroti uno dei suoi «luoghi del cuore», dove adesso sono esposti due suoi dipinti, in onore a Michelangelo. Questi fanno parte della sua grande mostra, distribuita tra i cinque maggiori musei del capoluogo toscano, che consta di un centinaio di opere, passando dal Museo del Novecento e arrivando  al Museo dell’Opera del Duomo, dove la sua opera Study for Pietà, lunga tre metri, è esposta di fronte alla Pietà Bandini, recentemente restaurata. Potete riempirvi di meraviglia visitandola fino al 20 febbraio 2022.

Elena Marrassini

Foto in alto: Jenny Saville

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