Chiara Pistolesi smonta i pregiudizi di genere con un albo illustrato ironico e intelligente, che invita a rompere gli schemi.
Siete stanchə di sentirvi dire cosa è «da maschio» e cosa è «da femmina»? Beh, anche Chiara Pistolesi lo è! Il suo albo illustrato, Cose da maschi e cose da femmine (Talea Edizioni, 2025), si tuffa a capofitto nel ridicolo mondo dei pregiudizi di genere. L’autrice, armata di ironia e di uno stile frizzante, vi farà venire voglia di rompere gli schemi.
La “geniale” idea della maestra e la rivolta dei bambini
«Lo sanno tutti che ci sono cose da maschi e cose da femmina… sì, ma quali sono?». Con questa domanda provocatoria, Pistolesi ci introduce in una classe dove la maestra ha un’idea. Si tratta di un metodo infallibile per stabilire, una volta per tutte, quali attività sono appannaggio esclusivo di maschietti e quali di femminucce. Preparatevi, perché il divertimento è assicurato!
L’autrice-illustratrice non si limita a prendere in giro gli stereotipi di genere, ma si diverte anche a stuzzicare noi adulti. E facciamocela una risata, perché si sa, «i grandi non sempre capiscono!». Questo libro è un vero e proprio invito a riflettere su come la società, spesso in modo inconsapevole, possa mettere dei paletti ai sogni e alle opportunità dei bambini, solo perché «non ritenuti adatti» al loro genere.
La parola all’autrice: l’assurdità di dividere per genere
Chiara Pistolesi non le manda a dire. «In Cose da maschi e cose da femmine ho giocato sull’assurdo,» spiega, «proprio perché è assurdo che, soprattutto nel mondo dell’infanzia, ci sia ancora questo smodato bisogno di dividere per genere.»
L’autrice tocca un nervo scoperto, confessando una situazione che molti genitori conoscono fin troppo bene: “Questi schemi fanno sentire sbagliati, inadeguati se non si rientra in queste caselle. E nonostante io non abbia mai accennato a cose di questo tipo, mio figlio è già imbevuto di questa mentalità. La donna non può fare il capocantiere. Spesso mi trovo a censurare i libri che relegano le femmine a determinati ruoli e così i maschi. Si parla di inclusione ma si continua a dividere.» Parole forti, che evidenziano una realtà che necessita di essere scardinata fin dalla più tenera età.
Dall’imposizione alla condivisione
Non si limita a enunciare un concetto, ma lo illustra con una narrazione vivace. In particolare, evidenzia l’imposizione degli stereotipi e il loro impatto emotivo sui bambini. Mostra anche la loro reazione critica e unificata, per giungere infine a una risoluzione positiva verso l’inclusività.
La descrizione delle forti reazioni dei bambini e il passaggio geniale dalla divisione alla condivisione – dove le “cose da maschi” e le “cose da femmine” diventano semplicemente “cose da tutti” – rendono il messaggio contro la rigidità degli stereotipi di genere potente e memorabile.
Cose da maschi e cose da femmine non è solo un libro per bambini. È un manuale di sopravvivenza per genitori e insegnanti che vogliono educare al pensiero critico e alla valorizzazione della diversità. Un inno alla libertà di esplorare passioni e interessi senza etichette, perché, in fondo, l’unica cosa che conta è essere felici, a prescindere dal genere.
Cinzia Inguanta
In alto: Chiarapis, illustratrice (@chiarapis_illustrations) • Foto e video di Instagram
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Libro geniale come l’autrice e illustratrice !
Ha la capacità di rendere semplice e comprensibile anche un concetto difficile come il pregiudizio !
Capolavoro !