Si sostiene in carcere il progetto che promuove percorsi formativi al lavoro per le donne ristrette frutto della collaborazione tra Soroptimist International Club Verona e Fabbri 1905.
L’aroma dolce del gelato artigianale si mescola a quello della speranza, tracciando un percorso di riscatto per le donne detenute in diverse carceri italiane. A maggio, nella Casa Circondariale di Montorio, tredici donne hanno ricevuto il diploma di “gelataie” al termine di un intenso percorso di formazione teorico-pratico. Il corso è frutto della preziosa collaborazione tra il Soroptimist International Club Verona e Fabbri 1905, azienda leader nel settore della gelateria artigianale italiana. Questa iniziativa si inserisce nel progetto nazionale Si sostiene in carcere di Soroptimist International, che dal 2017 offre percorsi formativi per il reinserimento lavorativo delle donne ristrette.
Un percorso di riscatto professionale
Il progetto Si sostiene in carcere ha già formato oltre mille detenute in vari ambiti professionali. E in particolare l’arte del gelato si conferma come una strada promettente per un nuovo inizio. Roberta Girelli, presidente del Soroptimist International Club Verona, sottolinea l’importanza di questa formazione qualificata: «La formazione qualificata offre un’occasione concreta di riscatto». Le competenze acquisite, infatti, non solo aprono le porte a un possibile impiego esterno una volta terminata la pena, ma permettono anche alle donne di produrre gelato per i pasti dell’istituto e per le occasioni di socialità con familiari e figli.
La collaborazione con Fabbri 1905
La partnership con Fabbri 1905 è un pilastro fondamentale di questo successo. L’azienda, che dal 2017 condivide gli obiettivi di Soroptimist International Italia, ha messo a disposizione la sua rinomata scuola Fabbri Master Class. A oggi più di cento detenute in tutta Italia hanno usufruito di questa possibilità. L’accordo è stato rinnovato a gennaio con l’ambizioso obiettivo di estendere il progetto a otto case circondariali, inclusa quella di Montorio, e formare ottanta beneficiarie. La formazione teorico-pratica è tenuta da Rosa Pinasco, maestra gelatiera e formatrice della scuola professionale internazionale Fabbri Masterclass, garantendo uno standard elevato di apprendimento.

Un futuro più dolce, dentro e fuori dal carcere
Oltre alla formazione, i quindici club territoriali Soroptimist coinvolti nel progetto, incluso quello di Verona, hanno donato una macchina gelatiera professionale a ogni istituto penitenziario. Questa donazione, come evidenziato da Roberta Girelli, crea una «opportunità concreta a far nascere un sogno e tradurlo in realtà».
Paola Pizzaferri, referente nazionale del progetto di empowerment femminile Si sostiene in carcere, evidenzia come il percorso ampli le possibilità di trovare un lavoro esterno. Questo grazie a un attestato Fabbri 1905, «altamente qualificato e spendibile nel mondo della ristorazione e della gelateria, settore in crescita e aperto anche ad assunzioni stagionali».
Maria Grazia Bregoli, direttrice reggente della Casa Circondariale di Montorio, ha percepito l’entusiasmo delle partecipanti per la spendibilità del titolo nel mondo del lavoro: «Personalmente auspico che abbiano la possibilità di utilizzare immediatamente le competenze acquisite anche durante la detenzione». La direttrice sta già valutando di ampliare alcune progettualità attive grazie a questo corso professionalizzante, consapevole che «la formazione qualificata può fare la differenza, anche per superare il pregiudizio da parte del mondo del lavoro».
Dopo le tappe a Brescia, Vercelli e Modena, il percorso formativo proseguirà a giugno e luglio nelle carceri di Pisa e Torino, per riprendere a settembre a Firenze e concludersi a ottobre a Forlì, portando l’arte del gelato e una nuova prospettiva di vita a sempre più donne.
Cinzia Inguanta
Foto in alto: Scuola Fabbri 1905, corsi carcere ©Fabbri1905
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