Tagliate male di Anna Paola Lacatena. Donne e eroina stigma e pregiudizio

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Un excursus storico della diffusione dell’eroina in Italia e il problema del duplice stigma sofferto dalle donne tossicodipendenti.

Anna Paola Lacatena autrice di Tagliate male (Edizioni CLAD ONLUS, dicembre 2023) è una giornalista e sociologa che ha già pubblicato molti saggi e ha vinto premi legati alla sua attività giornalistica e di scrittrice. Da anni si occupa del fenomeno della tossicodipendenza in Italia, con uno sguardo particolare rivolto alle donne eroinomani a partire dagli inizi degli anni ‘70 fino ai giorni nostri.

Tagliate male oltre a tracciare un preciso excursus storico della diffusione dell’eroina nella società italiana affronta il problema del duplice stigma sofferto dalle donne tossicodipendenti alle quali, oltre a quello derivato dalla propria patologia, si aggiunge quello della loro femminilità, del loro essere donne e madri.

Paola Lacatena racconta che questo libro è stato scritto perché le donne tossicodipendenti ancora oggi restano confinate nell’angustia dei pregiudizi o nello sconfinato del disinteresse. Le loro storie nelle comunità di recupero sono trattate come marginali o di secondo piano sino a negarne l’esistenza, e in fondo sono loro quelle sulle quali è sempre gravato il conto più salato.

In Tagliate male sono riportati molti articoli delle principali testate giornalistiche degli anni 70’ e 80’ dove viene messo in risalto il diverso atteggiamento dell’intera società italiana nei confronti delle donne eroinomani, che pur essendo in numero inferiore ai maschi, (costituivano comunque un’importante percentuale), il loro essere tossicodipendenti veniva trattato con toni particolarmente negativi e scandalistici, accentuando il concetto di colpa/peccato al femminile.

Nel libro viene esaminata la differenza di genere nell’approccio all’eroina sia dal punto di vista psicologico sia fisico, e sono messe in rilievo le diverse e molto più pesanti problematiche derivate a carico delle donne nel loro percorso di tossicodipendenza e poi di recupero.

tagliate male - anna paola lacatenaOltre a una profonda indagine storica e sociologica del fenomeno eroina in Italia, Paola Lacatena trascrive numerose interviste di donne che hanno avuto lunghi periodi di tossicodipendenza e altrettante esperienze nelle varie comunità di recupero, San Patrignano in particolare, dove questo stigma veniva addirittura amplificato anche per la particolare personalità dell’incontrastato ed incontestabile patròn Vincenzo Muccioli, e poi di suo figlio Andrea.

Tagliate male è corredato da una foltissima bibliografia per chi volesse approfondire il problema ed è interessante non solo per le vicende legate alle varie donne intervistate, fra le quali anche personaggi famosi che hanno coraggiosamente scelto di parlare della propria tossicodipendenza, ma anche per uno sguardo diverso sull’universo femminile che va oltre le problematiche relative all’uso di sostanze.

La scrittura di Paola Lacatena è molto precisa e determinata, e nello stesso tempo riesce a essere assolutamente empatica con i soggetti intervistati senza cedere mai al compiacimento o alla commiserazione, anzi il suo approccio è scevro da ogni pregiudizio o condanna e riesce a portare il lettore a liberarsi da ogni preconcetto verso il problema della droga.

L’umanità che emerge nelle storie raccontate non trascende mai in giudizi e rimane sempre circoscritta in un’osservazione libera da ogni compromesso morale rappresentando al lettore molteplici realtà, anche a volte nella loro durezza, viste da un punto di osservazione diverso da quello di chi non ha avuto esperienze dirette del problema, che appare comprensibile e lineare.

Pur trattando il diverso atteggiamento della società riguardante un problema abbastanza circoscritto, come quello della tossicodipendenza maschile e femminile, la narrazione della Lacatena assume un valore ben più ampio, universale; va ben oltre il tema trattato e può essere ricondotta a tutti gli aspetti della vita sociale anche fuori dal contesto “droga”.

In particolare scrive Lacatena: «A distanza di anni, il modello alla cui costruzione hanno contribuito politica, media, scuola, chiesa, non sembra esserci evoluto nonostante gli indubbi sviluppi del fenomeno anche al femminile. Solo quando impareremo a leggere la donna non come angelo del focolare o diavolo/tentatore ma come persona con diritti inalienabili, prima ancora che una minoranza dai doveri irrefutabili, allora riusciremo ad avere un approccio più neutro e più realistico per il quale l’eroina e le altre droghe non sono rimedi né causa di ogni male ma sostanza dotate di proprietà chimiche in grado di alterare il normale funzionamento del sistema nervoso centrale modificando percezioni, emozioni e stati di coscienza».

Il volume non è distribuito nelle librerie, si trova solo presso Medicina delle Dipendenze al Policlinico G.B. Rossi di Verona, per averlo scrivere a medicina.dipendenze@aovr.veneto.it, o presso l’Onlus CLAD, Centro Lotta Alle Dipendenze, www.cladonlus.it.

Renzo Segala

Foto in alto: Anna Paola Lacatena

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