Donne oltre il consueto di oggi: Laura Balla, artista #17

Laura Balla - Foto di Manola Biggeri -donne oltre il consueto
Dalla noia alla passione per l’arte che esplode come un fuoco e un nome nato dalle musicassette registrate da un amico.

La rubrica Donne oltre il consueto di oggi dà voce alle donne che ogni giorno incontriamo e dietro le quali si nascondono meravigliose storie di vita e intraprendenza. L’idea è nata dagli splendidi scatti della mostra Fate! di Manola Biggeri e da tutti quei mondi che la nostra Paola Giannò, guardando le foto e ascoltando i racconti di Manola, ha intravisto. Mondi che abbiamo pensato di far raccontare alle dirette interessate che sono la prova di come nessuna donna possa essere rinchiusa in uno stereotipo, di come ognuna sia oltre il consueto modo di rappresentare il femminile.

«Sono Laura, ho quarantotto anni e sono nata in Svizzera ma cresciuta a Prato. Da piccola non vedevo l’ora di diventare grande per poter essere libera. Dipingo e modello sculture da sempre, è come se un fuoco mi spingesse a farlo. Qualcosa che parte dalla pancia e arriva in gola; non mi sento meglio finché non prendo la pasta di legno, la creta o i colori e mi metto al lavoro. E pensare che ho iniziato a circa cinque anni grazie alla noia, un sentimento che oggi viene spesso ricacciato. Dopo non ho smesso più.

Il mio nome d’arte è Laura Balla e nasce da alcune musicassette che mi registrava un caro amico che intitolava sempre Laura balla. In discoteca gli parlavo in continuazione e lui quando era saturo mi diceva: “Laura… balla!” Così mi è rimasto questo nome addosso e mi piace un sacco.

Il mio lavoro è anche la mia passione, non vorrei fare nessun altro mestiere e mi ci dedico completamente. Lavoro cercando di produrre movimento. Spero che chiunque incontri una mia opera avverta dentro di sé un qualunque tipo di movimento. Questo è il successo per me e se volete saperne di più oltre a seguirmi sul mio sito e sui canali social potete venire a trovarmi nel mio studio a Prato in via Mazzini.

Il lockdown è stato un momento bruttissimo per tutti, anche per noi artisti. Rovistando tra la mia creatività e cercando di gestire la rabbia e la disperazione di quei momenti ho iniziato a produrre dei piccoli acquerelli, Le lune di traverso, che pubblicizzavo sui social e che poi spedivo ovunque. È stato un bel successo. Il nome rende bene l’idea di come ci si può sentire alle volte e credo che guardare i loro colori sfumati alla fine regali benessere. Le lune mi fanno sfogare la rabbia e allo stesso tempo godere di colore come piace a me.

Da due anni e mezzo organizzo insieme ad altri professionisti un progetto pop nato da una mia idea, Artist invasion. Un collettivo di artisti autogestito e autofinanziato che organizza mostre e collettive in spazi amanti dell’arte in tutto il mondo. Vivere di arte non è facile, anche se l’arte nella storia è sempre stata cercata perché è un’esigenza umana imprescindibile. Per questo gli artisti come me cercano di sensibilizzare le persone e anche se non è facile si continua inesorabilmente.»

Questa rubrica vuole anche sottolineare l’importanza del fare rete, di condividere idee, ambizioni e aspirazioni che grazie alla collaborazione possono prendere strade inaspettate. Se anche tu vuoi diventare una protagonista della nostra rubrica non esitare a contattarci a redazione@laltrofemminile.it.

In alto: Laura Balla, artista – Foto di Manola Biggeri

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