Maternità al bivio: non posso, non voglio. Perché si nasce sempre meno?

Il 7 ottobre 2022 a Verona il convegno promosso da Aied che si interroga sul calo demografico, andando oltre la facile risposta delle difficoltà economiche.

Il prossimo 7 ottobre alle 14:30 si svolgerà a Verona, presso la sala conferenze ATER di via Pozza 1/C, un convegno promosso da AIED su una domanda molto attuale: Maternità al bivio: non posso, non voglio. Perché in Italia si nasce sempre meno?
Questo stesso tema era già stato affrontato in un convegno del 2003: allora la disparità rispetto ad altri paesi europei era concentrata sui congedi di maternità retribuiti, la detraibilità di spese per l’asilo e la baby sitter, la tutela della carriera delle madri.
L’obiettivo del convegno in programma per il prossimo ottobre è quello di valutare cosa è cambiato e cosa invece è rimasto come diciannove anni fa. Sicuramente oggi c’è un maggiore coinvolgimento dei padri nell’esperienza della gravidanza e nell’accudimento dei figli, ed è un aspetto da incentivare che muove non poco l’ago della bilancia. 

Maria Geneth, ginecologa e presidente di AIED Verona, ci segnala un cambiamento di tendenza significativo verificatosi negli ultimi anni. Secondo la sua esperienza personale di medico, le donne nell’età considerata più fertile (fra i venticique e i trentacinque anni), non danno più per scontata l’eventualità di avere figli in futuro. Mentre prima erano difficoltà materiali come il lavoro precario, il mutuo, il compagno che desiderava attendere ancora a far solo rimandare una gravidanza, oggi sempre più donne considerano la maternità una scelta personale e la affrontano in modo consapevole, senza dare per scontato di dover includere questa esperienza nella propria vita.

Proprio il tema del distaccamento dal desiderio di maternità è stato proposto a una filosofa e a una psicanalista e verrà affrontato durante il convegno. È stato rilevato che la tendenza alla decrescita delle nascite si evidenzia anche in paesi con un welfare migliore di quello italiano, quindi oltre alla possibilità esiste realmente anche una variazione sul desiderio di maternità. 

L’associazione AIED (Associazione Italiana Educazione Demografica) nasce nel 1953, quando ancora non era legale utilizzare contraccettivi, perché erano considerati un danno per la stirpe. Il primo obiettivo perseguito fu quello di far cambiare la legislazione per poter successivamente supportare le coppie nel percorso da loro scelto, che fosse di genitorialità o meno. Oggi rimane ancora molto da fare, dal punto di vista legislativo, per assicurare un sostegno reale alle coppie che desiderano dei figli. Le richieste di AIED sono un maggiore sostegno per il lavoro delle donne in modo che non venga penalizzata la loro carriera, un investimento per gli asili nido, un’attenzione per i congedi retribuiti.

Essere genitori è una scelta che va fatta in modo consapevole e che necessita di un supporto adeguato, così come quella di non avere figli.

Erna Corsi

Foto in alto: di Pixabay

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