Alla ricerca del benessere con Danza della Dea® e Guendalina Puddu

Guendalina Puddu - Danza della Dea®
Un percorso per riscoprire il proprio corpo e risvegliare la propria energia vitale e creativa attraverso il movimento.

Qualche settimana fa davanti a un ottimo spritz abbiamo conosciuto la dottoressa Guendalina Puddu e parlato della sua attività di counselor. Terminato il nostro aperitivo e il tempo a nostra disposizione ci eravamo ripromesse di rivederci per continuare la nostra chiacchierata. Ero rimasta incuriosita dal suo essere operatrice Danza della Dea®. Non potevamo certo non mantenere fede al nostro impegno, stavolta in compagnia di una birretta bella fresca.

Dottoressa Puddu, ci può spiegare cos’è la Danza della Dea®?

«È qualcosa di innovativo e unico nel suo genere ideato in Italia nel 2003 da Giulia Mion. Si tratta di  un sistema integrato di tecniche per la salute della persona volto a supportare il riequilibrio delle polarità interne per il benessere integrale della persona. È costituito da diversi rami che hanno come nucleo centrale il movimento corporeo (danza del grembo, tecniche di danza e teatro), la meditazione e la respirazione. Fornisce strumenti che possono essere applicati nel quotidiano  per la salute generale fisica, emozionale, mentale e spirituale.»

Ci può spiegare cosa si intende per Dea?

«La Dea rappresenta il divino che sta in ognuno di noi. È quel fuoco che ci consente di vivere davvero sulla base di ciò che da dentro vogliamo creare per amore a noi stesse/i, di sviluppare i nostri talenti, manifestarci nella nostra unicità e irripetibilità e relazionarci col mondo nel modo più semplice e vero. L’energia che muove dalle profondità del nostro essere è fertile, ricca di amore. Essa muta costantemente al passo di tutte le esperienze che la vita ci regala.»

Come si è avvicinata a questa disciplina?

«In realtà l’ho scoperta per caso, curiosando in internet. Ho sempre ballato, amo la danza da quando ero bambina. A diciassette anni mi sono avvicinata alla danza del ventre, quella musica mi appassionava e ascoltandola non riuscivo a non ballarla. Incuriosita dalle sue origini ho scoperto che è nata come culto della Dea Madre in epoche antichissime in Medioriente, ancora prima di Cristo, nei riti propiziatori legati alla fertilità della Madre Terra. Veniva danzata in onore al grembo intorno alle partorienti, tra donne. In generale possiamo considerarla come una danza che celebra la creazione.»

Come si inserisce questa disciplina nella sua formazione come counselor?

«Appena l’ho scoperta ho capito che era il connubio che cercavo con la relazione d’aiuto che caratterizza l’attività di counseling. Ho avuto modo di sperimentarlo inizialmente proprio su me stessa. Lavorando a livello energetico , in modo delicato, ho sentito da subito qualcosa di nuovo prendere vita dentro di me. Le mie nebbie si dipanavano, ho sentito tanto amore per me stessa nell’esprimere quello che dentro mi si muoveva, attraverso danze libere e liberatorie. Dolori, gioie, erotismo, rabbie, ogni mio sentire attraverso il mio corpo prendeva forme prima inesplorate e mi trasformava.»

Si tratta di una disciplina esclusivamente rivolta al femminile?

«In realtà no, può essere utile a tutti, donne, uomini e bambini per riscoprire il proprio corpo, accoglierlo e risvegliare la propria energia.  Una donna in gravidanza può apprendere tecniche importanti e utili per favorire il parto naturale. Se ha partorito da poco può essere aiutata a recuperare il tono addominale e perineale con calma, avvolta dall’amore del suo bambino che può danzare in fascia con lei. Un uomo può trovare aiuto per rafforzare la propria autostima, sessualità e il rapporto con il femminile. Per bambini e bambine può essere utile per aiutarli a crescere nella fiducia della loro stessa natura gioiosa. Ogni persona ha il diritto di vivere in pieno contatto con la sua dea/dio interiore interiore. Ognuno è la guida di se stesso, in presenza e amore. Credo che la chiave sia proprio all’interno di noi stessi.»

Dove possiamo trovare operatrici di Danza della Dea®?

«Sul sito  potete scoprire altri dettagli e trovare le indicazioni per contattare tutti gli operatori presenti  in ogni regione oppure come diventare operatrice.»

Ringrazio la nostra ospite e mi riprometto di andare a curiosare meglio a uno dei prossimi incontri di presentazione che organizzerà.

Paola Giannò

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