Le degenerate, racconta una realtà sconosciuta e dolorosa

Le degenerate
Ci sono stati luoghi in cui venivano rinchiuse e abbandonate le persone considerate diverse. In questo libro si parla delle loro storie.

Nel 2024, per Uovonero, è uscito Le degenerate, romanzo firmato da Jennifer Albert Mann. Vincitore del Premio Andersen 2025 – Oltre i quindici anni, e del Premio Orbil 2025 – Young Adult, il romanzo racconta uno spaccato dell’America degli anni ’20 (e non solo).

È il 1928 e La scuola del Massachussetts per Deboli di Mente fa da casa a tutte quelle ragazze considerate non conformi, degenerate, appunto. Ma non è una casa accogliente e compassionevole, è un luogo dove esistono regole rigidissime, penuria di cure e cattiveria. Un istituto dove ragazze perfettamente in grado di avere una vita autonoma si ritrovano, loro malgrado, rinchiuse dalle rispettive famiglie, e dal quale non faranno mai riorno.

Le degenerate

È qui che approda London, poco più di una bambina, orfana e incinta. Viene rinchiusa perché ritenuta una “ritardata”, viste le condizioni in cui si trova. Il carattere indomito della ragazza fa subito presa su Rose, su sua sorella Maxine e su Alice. Tutte e tre nutrono grandi sogni su una vita fuori dall’istituto, ma sono troppo spaventate, ligie ai doveri e prive di risorse per provare anche solo a tentare la fuga da quella prigione disumana travestita da scuola caritatevole. Lo spirito di London darà loro una scossa, le spingerà in pensieri che, forse, non avevano mai nemmeno osato avere.

Jennifer Albert Mann scrive un romanzo potente. Racconta una storia che arriva dritto al cuore di chi legge. Tratteggia le protagoniste in modo preciso, delicato e forte al tempo stesso. Preziose le note finale dell’autrice, nelle quali ci racconta della realtà di questi istituti, di come funzionasse quel tipo di segregazione avvallata dalla società. Il lavoro di ricerca sottolinea che scuole come quella erano reali, protette e accettate. Nello specifico è sconvolgente come la scuola del Massachussetts di cui si parla nel libro, aperta nel 1848, abbia chiuso i battenti solo nel 2014.

Le degenerate è un romanzo che non lascia indifferenti. Con immagini vivide e una scrittura scorrevole e toccante, ci mette di fronte a una realtà che, in effetti, esiste ancora oggi. Perché è inutile nascondersi dietro un dito: la “diversità” continua a essere vista come qualcosa da allontanare e non da accogliere e valorizzare.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Jennifer Albert Mann da Uovonero.com

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