La poesia nel dì di domenica presenta “Maggio” di Térésah

Maggio in versi: quattro poete per quattro diversi sguardi sulla rinascita, tra natura, anima e memoria.

Dedichiamo le nostre domeniche di poesia al mese di maggio, lasciandoci avvolgere dalla sua atmosfera luminosa e rinascente. Lo faremo attraverso i versi di quattro poete, ognuna delle quali ha colto la sua magia con sguardi e sensibilità differenti. È il mese della Madonna e delle rose ed è anche il tempo della natura in festa e del risveglio dei sensi e dell’anima, è il mese sospeso tra le piogge primaverili e il calore dell’estate: è un equilibrio e un incanto. Per questo motivo, è tanto amato dalla poesia.

In questa prima domenica proponiamo Térésah, pseudonimo di Corinna Teresa Ubertis. La poeta fiorentina, nel suo componimento, lo chiama senza esitazione «mese d’oro.» Con il suo stile, semplice e musicale, ci accompagna tra uccellini pazzerelli, fronde, ciliegie e bambini festosi. La sua poesia è un inno gioioso alla quotidianità, a quella bellezza spontanea e ingenua che solo questo mese sa evocare. Il tono allegro e cantilenante sembra voler restituire il suono stesso della natura in festa.

Per La poesia nel dì di domenica, Serena Betti, oggi legge per noi la lirica di Térésah. Buon ascolto.

Debora Menichetti
Foto in alto: Corinna Teresa Ubertis (fotografata da Mario Nunes Vais, fonte wikipedia)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maggio

“Viva maggio, mese d’oro!”
Canta il coro
degli uccelli
pazzerelli
sulle gronde
tra le fronde;
“Viva maggio, mese d’oro!”
“Viva maggio, mese bello!”
Canta il bimbo
ridarello
con le rose più odorose,
le ciliegie
saporose…
“Viva maggio, mese bello!”

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