Modesta: la libertà di scrivere la propria storia e la determinazione a farlo

Goliarda Sapienza modesta
Ne L’arte della gioia Goliarda Sapienza dà vita a un’eroina moderna e indipendente, forse proprio per questo scomoda da divulgare.

Goliarda Sapienza scrisse L’arte della gioia tra il 1967 e il 1976. La prima pubblicazione parziale fu del 1994 e solo nel 1998, due anni dopo la morte dell’autrice, Stampa Alternativa pubblica in una tiratura limitata la versione integrale. Ci vorranno trentadue anni e un discreto successo all’estero perché un editore italiano, nello specifico Einaudi, proponga L’arte della gioia al grande pubblico nel 2008.

L'arte della gioiaMa perché questo romanzo ha incontrato così tanta resistenza? Perché Modesta, se pubblicato negli anni ’70, sarebbe stato un personaggio molto scomodo.

Anticonformista, sessualmente libera, scevra dalle gabbie morali dell’epoca, anche disposta a uccidere per compiere la strada che vuole costruirsi per sé, Modesta fin da piccola dimostra di non essere assoggettabile alle imposizioni della società. In qualche modo capisce da subito che non potrà mai contare su nessuno ma, allo stesso tempo, è sempre alla spasmodica ricerca dell’amore.

Forse perché privata dell’affetto materno, Modesta negli anni si innamorerà indistintamente di uomini e donne, allacciando relazioni (anche puramente sessuali) mossa da attrazione e sentimento. Non si porrà mai nessun tipo di limite, amerà e basta.

Nel lungo romanzo, che attraversa il periodo più buio della nostra storia moderna, Goliarda Sapienza tratteggia una protagonista moderna. Grande precorritrice dei temi che, poi, hanno animato le battaglie femministe. Disinibizione sessuale, aborto, indipendenza economica, parità di genere. Questi e altri temi vedono Modesta compiere un percorso umano e morale totalmente controcorrente sia rispetto agli anni in cui è scritto ma anche, anzi soprattutto, rispetto al periodo in cui è ambientato.

Amante, madre, matrona, antifascista, sono tanti i ruoli che ricopre e le vite che tocca. Scaltra e determinata, nessunə resta indifferente al fascino di Modesta, al carattere forte, alla passionalità che riversa in ogni cosa, alla libertà che vive e lascia vivere.

C’è molto di Goliarda Sapienza in Modesta, e questo rende il romanzo coinvolgente e la sua eroina affascinante. Ci insegna che la gioia è un’arte e come ogni arte è soggettivamente personale, sia nel tratteggiarla che nel sentirla. Modesta è una donna che rimane dentro, che traccia un passo che tutte le donne dovrebbero imparare a muovere: quello dell’autodeterminazione immune da qualsiasi vincolo venga imposto, chiunque o qualunque cosa provi a imporlo.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Goliarda Sapienza da ivanomugnaini.it

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