Lisa LaFlamme e Michelle O’Bonsawin: i diversi volti della società canedese

Lisa LaFlamme-Michelle OBonsawin
Un brutto esempio di sessismo e discriminazione. Quando Invecchiare diventa una colpa anche se per gli uomini la regola non vale.

Nel  Canada del giovane e carismatico premier Justin Trudeau che in questi giorni ha nominato Michelle O’Bonsawin come primə giudicə nativə della Corte suprema, svolta storica per un Paese che sta cercando la riconciliazione con le popolazioni autoctone dopo gli abusi dei decenni scorsi, accadono anche cose  che destano sconcerto.

È di questi giorni, infatti, la notizia del licenziamento di Lisa LaFlamme, anchor canadese di cinquattotto anni, che quest’anno ha ricevuto il Canadian Screen Award. «Beh? succede anche alle migliori» verrebbe da dire. Sì, è vero, accade, ma non è questo il punto. Vediamo le ragioni di questo licenziamento che ha destato tanto stupore.

Qual è stata la motivazione che ha spinto i responsabili  della rete televisiva CTV, in cui LaFlamme lavora da trentacinque anni, a sostituire un volto noto con un uomo più giovane di vent’anni? Il colore dei capelli. Dopo il lockdown la conduttrice ha deciso di non tingersi più i capelli e da qualche tempo appare in tv al naturale, con i suoi capelli grigi. Licenziata e sostituita da un uomo che, come tutti gli uomini, potrà invecchiare mostrando senza problemi i segni che lascia il tempo… anzi è cosa nota che agli uomini il tempo regala fascino e carisma.

Questa  notizia mi ha particolarmente colpito perché da più di venticinque anni ho lasciato tinture e altri stratagemmi e sfoggio con un certo orgoglio i miei capelli grigi. Non giudico chi sceglie diversamente,  è solo una scelta che può essere fatta, per fortuna, e che a me dà un grande senso di libertà.

Quello che mi ha fatto riflettere è che, nel 2022, dopo un virus che avrebbe dovuto renderci migliori, ci sono ancora discriminazioni di questo tipo nei confronti delle donne.  Queste azioni sono oltretutto nutrimento tossico che provocano  reazioni di body shaming. Basta che ci ricordiamo quello che ha subito tempo fa Giovanna Botteri, una bravissima inviata Rai, o Vanessa Incontrada, che ha deluso i suoi ammiratori perché è ingrassata. Per non parlare dei commenti  implacabili di certe riviste sulle prove costume di attrici, cantanti, conduttrici, donne ovviamente, perché  nel 2022 le donne devono essere ancora belle, affascinanti, magre… fighe… a qualunque età.  Per gli uomini questa regola non vale.

Per fortuna abbiamo bellissimi esempi di donne che hanno scelto di invecchiare naturalmente senza porsi troppi problemi; qualcuna lavora ancora, qualcuna meno, ma è bello e confortante sapere che ci sono. Penso per esempio  a Susan Sarandon, Charlotte Rampling, Emma Thompson, Jane Birkin, Fanny Ardant, Valeria Golino, Isabella Rossellini… donne per le quali, come scrive la poeta Alda Merini, «Ogni ruga sui nostri volti è una storia vissuta con coraggio, orgoglio, sorriso, pianto, amore. Sono come le parole di un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo.»

Serena Betti

Foto in alto: Lisa LaFlamme e Michelle O’Bonsawin

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