Marty&Yuko, un amore incondizionato e un sodalizio vincente

Marty&Yuko
Una frizzante giovane donna e il suo dolcissimo cane hanno conquistato i social e i cuori degli amanti degli animali (e non solo).

Martina e Yuko, conosciuti su internet come Marty&Yuko, stanno spopolando sui social. Stiamo parlando di una giovane ragazza pratese e del bellissimo (e molto fotogenico) siberian husky dagli intensi occhi scuri. Li incontro in un bar, con loro c’è anche Giuseppe, fidanzato di Martina e braccio destro della coppia di content creator umana-canina. Ci sediamo al tavolo e tra un succo di frutta, un ululato e qualche coccola iniziamo a chiacchierare.

Una cosa che salta subito all’occhio seguendovi sui social è che siete una famiglia pet friendly. Oltre a Yuko con voi vivono una tartaruga d’acqua, Bolla, e due gattine: Keyla e Kimba. Come va la convivenza?

«All’inizio c’è stato qualche screzio tra Yuko e Keyla, poi piano piano, con pazienza e impegno da parte nostra, hanno imparato a convivere e sono diventati amici. Kimba è arrivata dopo, con Keyla hanno un rapporto di sorellanza: un momento si azzuffano e un momento dopo sono lì a leccarsi a vicenda.»

Com’è iniziata la sua avventura sui social?

«È iniziato tutto casualmente. Il primo video risale alla fine del 2019, Yuko aveva già un anno e il video lo riprende mentre fa il bagnetto dal toelettatore. Per me era un periodo un po’ particolare, avevo appena lasciato l’università e avevo fatto qualche lavoretto, ma in realtà ero un po’ preda della noia, allora ho provato a postare il video su TikTok e Instagram.»

E in poco tempo sono arrivati molti follower.

«Sì, in un anno abbiamo raggiunto la cifra di un milione. Per me è ancora strano, non sto ancora realizzando appieno quello che ci è successo.»

Dietro a ogni video c’è un grandissimo lavoro, vero?

«Sì, serve davvero molto tempo per confezionare i video che poi posto. A volte dobbiamo girarlo anche in più giorni perché Yuko si stanca, poi dietro c’è anche un grande lavoro di editing.  A vedere da fuori sembra tutto molto facile e sbrigativo, in realtà occorrono diverse ore. Yuko è molto collaborativo e il suo addestramento è fondamentale, ma rispettiamo sempre i suoi tempi.»

Qual è la fascia di età di chi vi segue?

«In realtà è molto varia. Si va dai bambini, ai ragazzi alle persone più adulte. Ai firmacopie del libro ci sono anche molti adulti.»

yukoE com’è nato il libro Il diario di Yuko?

«Alla fine del 2020 sono stata contattata da Fabbri Editori. Ho sempre avuto la passione della lettura e della scrittura, mia madre mi leggeva sempre libri prima di dormire, e scrivere un libro è sempre stato un sogno nel cassetto. La loro proposta mi ha onorata e sorpresa, all’inizio temevo di non essere all’altezza, però poi mi sono messa al computer e la storia è venuta fuori da sé. A settembre 2021 è uscito il libro, inutile dire che sono molto orgogliosa, anche se ancora un po’ incredula.»

Tra l’altro è la vostra vera storia, no?

«Sì. Ho voluto raccontare la storia di come Yuko è entrato nella nostra famiglia. Ovviamente alcune parti sono un pochino romanzate, ma le vicende che racconto sono davvero accadute.»

Un giudice molto attendibile (mio figlio di dieci anni) l’ha adorato. Molto coinvolgente il fatto che sia narrato con il punto di vista di Yuko e le illustrazioni sono davvero belle. Com’è stato calarsi nei panni del piccolo husky?

«Non è stata una scelta a tavolino, mi è venuto proprio spontaneo scrivere in prima persona il punto di vista di Yuko. È una cosa che coinvolge molto nella lettura e per me è stato naturale, lo faccio sempre anche nei video. Ci tengo a dire che le illustrazioni non sono opera mia, il merito è della bravissima Giulia Adragna

Il libro, oltre a regalare consigli e suggerimenti sui cani, manda anche un bellissimo messaggio, ovvero quello di aiutare rifugi, canili e gattili.

«Ho voluto inserire consigli sul kit iniziale, sull’alimentazione, sulle razze, sulla cura perché chi legge capisca che prendere un cane è una grande responsabilità e va fatta con consapevolezza. Un cane non è un regalo o uno sfizio, un gioco di cui ci si può stancare. È una parte della famiglia e come tale va considerato e curato. Poi è molto importante sostenere quei rifugi che ospitano animali che non hanno ancora trovato una casa e sapere cosa fare se si trova un cane abbandonato.»

A proposito di firmacopie, ne farete altri?

«In questo momento purtroppo siamo fermi, il riacutizzarsi della pandemia ha bloccato tutto di nuovo. Speriamo che presto si possa ripartire, ovviamente sui social comunicheremo le date in modo tempestivo.»

Chi vuole iniziare a seguirvi, dove vi trova?

«Siamo su TikTok e Instagram, da poco abbiamo anche aperto il canale YouTube

Concludiamo l’intervista, non senza che Yuko abbia fatto sentire la sua voce. Esuberante e socievole, è stato buono ad ascoltare le chiacchiere degli umani, ogni tanto cercando un po’ d’attenzione e dicendo la sua, come è giusto che faccia una vera star.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Martina e Yuko

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