Effie Gray, scandalosa ribelle nella società vittoriana

effie gray
Non esitò a sfidare la morale dell’epoca pur di liberarsi di un matrimonio che non la rendeva felice.

Nata Euphemia Chalmers Gray (1828 – 1897), conosciuta con il soprannome di Effie, non esitò a sfidare la morale vittoriana pur di liberarsi di un matrimonio che non la rendeva felice. Effie Gray è una bella ragazza, benestante e colta, quando, a diciannove anni, sposa John Ruskin, scrittore e critico d’arte che di anni ne ha dieci più di lei. L’unione non è accompagnata da un amore travolgente: Effie vuole evadere dalla famiglia in cui è cresciuta, piena di fratellini minori, inoltre il padre è in difficoltà finanziarie, mentre quello di John è ricco. I Ruskin, dal canto loro, sperano che un matrimonio stabilizzi l’umore irrequieto del figlio. I due sposi non sono nemmeno accomunati da un carattere simile: per quanto lei è brillante, amante delle feste e dei balli, lui è solitario, taciturno, dipendente da una madre iperprotettiva che lo segue ovunque. Spesso però gli opposti si attraggono, e la relazione avrebbe anche potuto funzionare: la coppia viaggia, condivide la passione per la cultura e per l’arte, non ha problemi economici. Invece, dopo sei anni dalla celebrazione, l’unione si scioglie, ed è proprio Effie a chiederne l’annullamento. Il motivo ufficiale: il matrimonio non era stato consumato.

Prima di arrivare al punto da sciogliere un matrimonio e sfidare i pettegolezzi che ne sarebbero seguiti, Effie porta con sé per lunghi anni il segreto della sua relazione, non lo confida a nessuno, e nel frattempo scivola da uno stato depressivo all’altro, con conseguenti disturbi fisici come la caduta dei capelli e l’insonnia sempre più accentuata. Inoltre, la convivenza con gli ostili suoceri non la aiuta. Nel momento in cui sospetta che i Ruskin vogliono farle attribuire l’infermità mentale, non perde tempo e organizza la sua fuga dalla casa del marito. Scrive alla madre, le racconta tutto, e con l’aiuto dei genitori torna alla casa della sua infanzia. Quindi, chiede l’annullamento del matrimonio.

Ci sarà il processo, ci saranno i pettegolezzi, i chiacchiericci e le maldicenze. Effie è sottoposta a visite ginecologiche che ne attestino la verginità, perché la sua parola non basta. Dopo poco più di due mesi dalla separazione, quando il tribunale ecclesiastico pronuncia la sentenza di annullamento, Effie vince: John Ruskin viene dichiarato incapace di procreare, la sua “impotenza incurabile” è la causa che ha impedito al matrimonio di consumarsi. Nonostante la società la consideri più una divorziata (condizione non accettabile per una donna) che la vittima di un matrimonio non consumato, la vita di Effie Gray cambia radicalmente. Finalmente libera, lentamente recupera la salute e l’equilibrio, e sposa il pittore John Everett Millais dal quale avrà ben otto figli.

Suzanne Fagence Cooper ha raccontato la storia di Effie Gray nel suo piacevolissimo libro Effie. Storia di uno scandalo (Neri Pozza editore); nel 2014, dal libro è stato tratto un film dal titolo Effie Gray – Storia di uno scandalo diretto da Richard Laxton che vede fra i membri del cast Dakota Fanning, Emma Thompson e la nostra Claudia Cardinale.

Paola Gradi

Immagine in alto: Effie Gray, Euphemia Chalmers Gray Lady Millais ritratta da Thomas Richmond

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