La poesia nel dì di domenica: “Dichiara pace“ di Mary Oliver

Mary Oliver con Ricky - Foto di Angel Valentin per il New York Times
le sue opere sono state spesso in testa alle classifiche: secondo il New York Tymes  è la poeta che ha venduto più libri in America.

Mary Oliver dal 1963 al 2007 ha prodotto oltre una ventina di libri e sono rimasta molto stupita nel vedere che in Italia, a oggi, possiamo trovarne solo uno. Einaudi, nel 2023, ha pubblicato Primitivo Americano, la raccolta con cui la poeta si aggiudicò il Premio Pulitzer nel 1984, uno dei tanti riconoscimenti ricevuti negli anni.

Come abbiamo sottolineato domenica scorsa, la lirica di Mary Oliver è permeata dallo stupore, dalla meraviglia e nei suoi testi è molto forte l’urgenza dell’attenzione all’ambiente. Ma è altrettanto forte il richiamo a ritrovare quel senso di appartenenza, di un tutt’uno con la natura che ci richiama a una forte responsabilità con tutto ciò che ci circonda e con noi stessi. Muoversi nella natura riporta a uno sguardo e soprattutto a un sentire molto profondi: tutti facciamo parte di qualcosa di più grande. Le sue poesie mi hanno toccato particolarmente per la chiarezza, la semplicità e la fisicità delle sue parole.

Quando è morta, nel 2019, moltə personaggə della cultura e dello spettacolo le hanno reso omaggio. Tra questə anche Madonna, Alanis Morissette e Hillary Clinton.

A Mary Oliver dobbiamo tanto. La vita è una bellissima avventura e ogni cosa che ci accade ha un senso, anche se noi non lo comprendiamo. A questo proposito, con molta gratitudine, mi piace riportare queste sue parole:

Le utilità della sofferenza **

(Mentre dormivo ho sognato questi versi)

Una persona che amavo mi ha dato una volta

una scatola piena di buio.

Ci sono voluti anni perché capissi

che anche quello era un dono.

Dichiara pace, la poesia che proponiamo oggi, porta con sé un messaggio molto importante: cerchiamo di vivere in profonda armonia con la natura e dichiariamo pace a noi stessi e agli altri. Abbiamo una grande responsabilità. Molto dipende anche da noi. Parole e musica sono accompagnate, come sempre, dall’elaborazione video di Debora Menichetti.

Serena Betti

In alto: Mary Oliver con Ricky – Foto di Angel Valentin per il New York Times

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dichiara pace

Dichiara pace al tuo respiro.
Inspira uomini d’arme e attrito, espira edifici interi e stormi di merli dalle ali rosse.
Inspira terroristi ed espira bambini che dormono e campi appena falciati.
Inspira confusione ed espira alberi di acero.
Inspira quanto è caduto ed espira amicizie di tutta una vita ancora intatte.
Dichiara pace con il tuo ascolto: quando senti sirene, prega ad alta voce.
Ricorda quali sono i tuoi strumenti: semi di fiori, spilli da vestiti, fiumi puliti.
Prepara una minestra.
Fai musica, impara come si dice grazie in tre lingue diverse.
Impara a fare la maglia, e fai un cappello.
Pensa al caos come mirtilli che danzano, immagina il dolore come l’espirazione della bellezza o il gesto del pesce.
Nuota per andare dall’altra parte.
Dichiara pace.
Il mondo non è mai apparso così nuovo e prezioso.
Bevi una tazza di tè e rallegrati
Agisci come se l’armistizio fosse già arrivato.
Non aspettare un altro minuto.

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