Donne oltre il consueto di oggi: Laura Scalia Coordinatrice CGIL Chianti #20

aura Scalia Coordinatrice CGIL Chianti - Foto di Manola Biggeri
Entusiasmo e dedizione di una sindacalista ancora “curiosa” che vuole continuare a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.

La rubrica Donne oltre il consueto di oggi dà voce alle donne che ogni giorno incontriamo e dietro le quali si nascondono meravigliose storie di vita e intraprendenza. L’idea è nata dagli scatti della mostra Fate! di Manola Biggeri e da tutti quei mondi che la nostra Paola Giannò, guardando le foto e ascoltando i racconti di Manola, ha intravisto. Mondi che abbiamo pensato di far raccontare alle dirette interessate che sono la prova di come nessuna donna possa essere rinchiusa in uno stereotipo, di come ognuna sia oltre il consueto modo di rappresentare il femminile.

«Laura Scalia classe 1969 divorziata con due amori profondi e immensi: Matteo mio figlio e Leone di 2 anni e mezzo mio nipote! Adoro la Storia, la musica, i cantanti degli anni 70 da Janis Joplin a Etta James, Angela Devis, Rosa Luxemburg, sono una femminista convinta e partecipo attivamente al movimento NUDM (Non Una Di Meno).

Il femminismo lo incontro fin da bambina attraverso la mia mamma infermiera, con lei partecipo alle lotte fine anni ’70 inizi anni ’80 in sanità, le lotte per la approvazione della legge 194 il diritto all’aborto, la legge per il divorzio e molte altre. Ero piccola non capivo molto  ma sapevo che ero nel posto giusto, che tutto ciò mi sarebbe servito nei miei anni futuri. Casa è sempre stata un luogo di accoglienza e di ritrovo, di integrazione e di libertà.

Comincio il mio percorso in CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) come funzionaria nel 1999, precisamente il 1 aprile 1999, forse un po’ per scherzo, nella FILCAMS (Federazione Italiana Lavoratori del Commercio, Alberghi, Mense e Servizi). Una categoria dove la stragrande maggioranza dei settori vede una presenza femminile molto significativa con bassi salari anche se le donne sono laureate o professionalmente preparate e con esperienza.

In realtà il mio percorso sindacale inizia in una cooperativa che produceva pasti per le scuole, orari inconciliabili con l’essere mamma e turni massacranti con carichi di lavoro non tollerabili e una paga molto bassa.
Con un gruppo di compagne di lavoro decidiamo di iscriverci al sindacato alla CGIL e di rivendicare i nostri diritti. Abbiamo fatto una battaglia non facile ma siamo riuscite a far applicare i contratti di secondo livello del settore della ristorazione, turni degni di questo nome e condizioni di lavoro migliori. Divento RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria), entro nel direttivo della FILCAMS nei coordinamenti di settore.

Dopo il mio distacco, così si dice quando si entra dal luogo di lavoro nel sindacato, incontro un mondo che va oltre il mio luogo di lavoro. Non è semplice ma il contatto con lavoratrici e lavoratori di altri settori, prendersi in carico le problematiche lavorative, rivendicare i diritti, le assemblee, gli scontri, gli incontri con le aziende, i direttivi della struttura. Tutto questo mi ha arricchito e formato sia come sindacalista che come donna e compagna militante di questa organizzazione.

Nel luglio del 2004 entro in FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) la categoria dei metalmeccanici della CGIL! Sono felice di fare questa esperienza sono nata in una famiglia di cultura operaia, mio padre, mio zio hanno lavorato per la FIAT ( Fabbrica Italiana Automobili Torino) in aziende metalmeccaniche fiorentine. Ho ricordi vivi della battaglia contro i licenziamenti della FIAT nel 1980, le 35 giornate della Mirafiori, della solidarietà portata ai cancelli, delle discussioni in casa con le compagne e i compagni del PCI (Partito Comunista Italiano) delle fabbriche dei consigli di fabbrica.

La FIOM a differenza della mia categoria di provenienza è prevalentemente maschile e in alcuni casi soggettivamente  maschilista. Sono stati anni di una esperienza sindacale, politica ineguagliabile. Sentire l’odore dell’officina il rumore mi ha emozionato e quando ci penso ancora oggi sento un brivido. Sono affascinata dalla capacità umana di produrre da una materia prima inanimata un prodotto finito, dal pensare a un’ingegneria meccanica e tradurla in una macchina che serve a produrre, a un prototipo che poi diventerà qualcosa di più.

Delegati e delegate sempre attente a ciò che succede nel loro luogo di lavoro e nella società con un forte senso identitario che trasuda collettività e socialità. Ecco, queste sono le fabbriche: centri di aggregazione. Ricordo un giorno di sciopero un delegato mi dice “Vieni con me  in officina”. Entrammo in officina e lui mi dice “non noti niente?” E io “cosa?” “Il silenzio. Il silenzio dell’officina è il rumore più bello quando si proclama lo sciopero!

Nel 2008 entro a far parte della segreteria della CDLM (Camera Del Lavoro Metropolitana) di Firenze, in confederazione a gestire la CDL (Camera Del Lavoro) di Scandicci anche questa un’esperienza ricca  e diversa dove incontro istituzioni e un mondo molto vario non solo metalmeccaniche/i ma tutti i settori, pensionate/i.

Un ruolo di confronto istituzionale e politico-sindacale, di elaborazione di ricerca per affrontare criticità e problematiche generali ma anche di classe. Ancora oggi sono in confederazione e ho la responsabilità della zona del Chianti per la CGIL di Firenze e la responsabilità del Dipartimento SSL (Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro) per la CDLM di Firenze.

Ho ancora tanto da imparare da vedere da conoscere, sono ancora una sindacalista “curiosa” che pensa di voler continuare a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. La CGIL è un luogo di aggregazione, di confronto, di elaborazione, di integrazione, la casa delle lavoratrici e dei lavoratori delle pensionate dei pensionati, giovani, migranti dell’intera società e spesso penso di aver avuto un grande  privilegio sia a  militarci che a lavorarci.»

Questa rubrica vuole anche sottolineare l’importanza del fare rete, di condividere idee, ambizioni e aspirazioni che grazie alla collaborazione possono prendere strade inaspettate. Se anche tu vuoi diventare una protagonista della nostra rubrica non esitare a contattarci a redazione@laltrofemminile.it.

In alto: Laura Scalia Coordinatrice CGIL Chianti – Foto di Manola Biggeri

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