La matematica è politica, di Chiara Valerio. Un saggio lucido e potente

Chiara Valerio
Valerio: «Le lavagne vanno cancellate anche quando sopra ci hai scritto grandi verità, perché gli altri possano scriverci le loro.»

Nel 2020 è uscito per Einaudi La matematica è politica, di Chiara Valerio. Nel breve saggio, poco più di cento pagine, Valerio accosta matematica e politica rendendole l’una inscindibile dall’altra. Il suo ragionare su quanto la matematica sia affascinante e importante e su quanto sia applicabile al quotidiano, soprattutto alla politica, è quanto di più illuminante abbia mai letto negli ultimi tempi.

Tutto il libro è un’analisi della situazione politica e, siccome scritto durante la pandemia di Coronavirus, spiega anche circostanze e reazioni che, socialmente, hanno diviso il popolo. È spiazzante la lucidità con la quale Valerio porta esempi mettendo in relazione due cose così apparentemente distanti. La sua logica fila dritta senza sbavature, senza ripensamenti.

L’analisi che fa dei politici e della politica, attraverso la matematica, è in grado di illuminare il pensiero di moltə e rendere ancora più chiaro quello di altrə. «Se i nostri politici avessero studiato matematica, e se studiandola l’avessero capita, si comporterebbero diversamente rispetto alle cariche dello Stato che ricoprono perché non agirebbero come singoli, ma come funzioni di un sistema più ampio del loro ego. E soprattutto non si preoccuperebbero delle cose, ma delle relazioni tra le cose, dunque sarebbero più cauti nel dare una notizia falsa o non verificata, perché consci di quanto la notizia falsifichi tutto il resto, talvolta il contesto» scrive, e a giusta ragione.

chiara valerio - la matematica è politicaChiara Valerio non risparmia nemmeno colpi di critica a figure della nostra politica, e lo fa con un’attenta analisi della Costituzione: «L’art.54 impone ai rappresentanti democraticamente eletti e ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche di svolgere i loro compiti con disciplina e onore, così sta scritto nella Costituzione. […]

Dignità e onore sono richieste complicate, specialmente nella loro accezione plurale, che tuttavia è quella più plausibile essendo state scritte per fornire un indirizzo alla Repubblica Italiana. È dignitoso e onorevole rivolgere parole violente a una donna zingara, chiamandola zingaraccia? Matteo Salvini, Milano, primo agosto 2019.

È dignitoso e onorevole dare conferenze stampa da ministro mentre si è sulla spiaggia da privati cittadini? Matteo Salvini, Milano marittima, quattro agosto 2019. Il ministro è una funzione, non uno stato dell’essere. Il ministro è una funzione, non un singolo essere umano in bermuda.

È dignitoso e onorevole lasciare che le persone muoiano in mare? Penso che non avere onore e dignità nell’esercizio delle proprie funzioni equivalga a violare le regole della nostra democrazia, a cancellare il mondo disegnato della Costituzione.»

La democrazia è argomento centrale del saggio di Chiara Valerio e tutto il testo è permeato dal parallelismo tra matematica e democrazia. «La matematica è stata il mio apprendistato alla rivoluzione, perché mi ha insegnato a diffidare di verità assolute e autorità indiscutibili.

Democrazia e matematica, da un punto di vista politico, si somigliano: come tutti i processi creativi non sopportano di non cambiare mai» si legge sulla copertina.

Non nasconde mai il suo timore per le politiche delle destre, a volte anche destre estreme, perché andrebbero a vanificare quella democrazia che ha portato fuori l’Italia dal periodo più brutto che il Paese ricordi. «E se qualcuno trova utile imparare le regole del calcio per giocare e divertirsi a guardarlo con gli amici, per tifare, e dovesse trovare inutili le regole delle democrazia invito a pensare al contrario della democrazia, cioè nessuna libertà di stampa, di religione, di espressione religiosa, di scelta sessuale, di studio, di tifo per la propria squadra di calcio. Il contrario della democrazia è macabro, per questo tento di esercitarla e per questo, temendo derive autoritarie da cui nessuno è immune, ho capito la fortuna di aver studiato matematica.»

Chiara Valerio ci regala un libro lucido e diretto, che intreccia le sue competenze scientifiche con quelle di letterata. Chiudo questo articolo con una delle frasi che più mi ha colpito e che penso dovremmo tenere sempre a mente: «Le lavagne vanno cancellate anche quando sopra ci hai scritto grandi verità, perché gli altri possano scriverci le loro.»

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Chiara Valerio – foto di Laura Sciacovelli

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