Annagaia Marchioro, una filosofa che ha scelto il palcoscenico

Annagaia Marchioro
Monologhi che fanno sorridere ma anche riflettere e il personaggio di una zia veneta che non risparmia frecciate a nessuno: la comicità come mezzo perfetto per sottolineare le sfumature.

Annagaia Marchioro, una laurea in Filosofia e un diploma alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, comincia la sua carriera d’attrice calcando i palchi teatrali e cofondando, nel 2011, la compagnia Le Brugole. Negli anni ottiene successi e riconoscimenti, affinando uno stile che affianca poesia e comicità e affrontando tematiche molto attuali. Di pari passo al teatro procedono anche le sue apparizioni televisive e cinematografiche. Solo qualche settimana fa ha preso parte, insieme a molte colleghe, al varietà di Serena Dandini Vieni avanti, cretina, rappresentato all’interno del Festival Libere di Essere, organizzato da D.i.Re.

Dalla filosofia, al teatro, al cinema, alla tv, alla radio, ai social: direi che è un’artista molto versatile. C’è qualche ambito in cui si sente più a suo agio?

«Sicuramente il teatro è la mia prima casa, quella che mi ha conquistata da bambina e quella che conosco meglio, ma ho tantissima voglia di esplorare tutte le altre. Infatti, per esempio, le esperienze televisive sono state fondamentali. È come dover comprimere in tre minuti tutto ciò che sai e condensarlo senza esagerare. Uno sport bellissimo.»

Nei suoi monologhi tocca sempre temi molto importanti e lo fa con ironia e leggerezza, ma anche con quel velo di serietà che lascia una scia importante. Usare la comicità come strumento di comunicazione può avere più presa su chi ascolta, secondo lei?

«Credo fermamente che la comicità sia il veicolo con cui affrontare le cose più difficili. Solo così possiamo avere le due facce di una stessa medaglia; il chiaroscuro, come dire, non è stata solo una rivelazione pittorica.»

Sui social è molto spontanea, non vedo mai filtri nei suoi video e mi sembra che punti molto all’autenticità. Nell’ultimo anno, poi, sono diventati un veicolo estremamente necessario. Lei come vive il rapporto con questa imponenza tecnologica?

«Io sono una vera e propria frana con la tecnologia, ma ho dovuto imparare. Tuttavia il mio rapporto resta ancora oggi misterico, a metà tra la comprensione e la speranza (speriamo che funzioni… ). Nei social non uso filtri perché mi presento per come sono.»

Gina Francon, la portinaia di Palazzo Chigi che non ha peli sulla lingua e una certa predisposizione alle colazioni alcoliche, la vediamo spesso apparire sui social ed esprimere le proprie opinioni con schiettezza. Come le è venuta l’idea di creare questo personaggio?

«Gina Francon è nata perché avevo bisogno di poter parlare del presente senza venire aggredita, avevo bisogno di un personaggio super partes. Non so bene come mi sia venuta l’idea. È stato qualche giorno dopo il primo lockdown. Avevo improvvisamente perso tutto e non mi capacitavo di ciò che stava accadendo. Ho fatto un paio di prove, l’ho provata prima romana. Poi il Veneto ha vinto.»

Finalmente però gli spettacoli sono ripartiti. Dove e quando possiamo tornare a vedere Annagaia Marchioro?

«Ci sono un po’ di date degli spettacoli vecchi e nuovi, quindi eccole qui! 17 giugno Pourparler al Caffè Nemorense, Roma. 18 giugno Fame Mia al Castello di Somma Lombardo. 25 giugno Pourparler a Mira (Ve). 3 luglio Pourparler Fondazione Feltrinelli Milano. 12 luglio Fame Mia Rovigo. 24 luglio Fame Mia Cuneo. 27 luglio Fame Mia Bergamo.

Non ci resta che andarla a vedere sul palco.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: Annagaia Marchioro

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