The Residence, un delitto che sembra irrisolvibile alla Casa Bianca

The residence
Un’originale detective armata di binocolo e grande acume è chiamata a investigare su una morte sospetta. Saprà risolvere il mistero?

È approdata da poche settimane su Netflix una nuova mini serie poliziesca di soli otto episodi, il titolo è The Residence.

Siamo alla Casa Bianca durante una cena di Stato quando, verso la fine della serata, nella sala del biliardo viene trovato il cadavere del capo del personale. Sul posto viene chiamata a indagare la detective Cordelia Cupp (interpretata da Uzo Aduba, Occhi Pazzi per chi era fan di Orange Is the New Black), famosa per aver risolto delitti inspiegabili.

La detective si dimostra subito molto originale. Appassionata di birdwatching, si fida solo delle proprie capacità non curandosi del caos in cui è finita la residenza presidenziale. Convoca e interroga, ma condivide poco di ciò che le passa per la mente. Sicurezza interna, FBI e persino lo stesso capo di polizia vengono tenuti all’oscuro dei suoi ragionamenti. Con grande spirito deduttivo, intuito e una certa faccia tosta porta avanti un interrogatorio dietro l’altro cercando di ricostruire l’accaduto.

La narrazione si svolge su due linee temporali: presente e passato. Nel presente un’udienza convoca i vari protagonisti della vicenda, mentre le testimonianze di chi viene ascoltato ci trasportano nel passato. È un continuo andirivieni di domande, aneddoti e dettagli, i pezzi del puzzle si ricompongono puntata dopo puntata.

The Residence è prodotta da Shonda Rhimes, quindi potete immaginarvi il livello della sceneggiatura. A renderla godibile, oltre allo srotolarsi lento dei fatti e a una storia che lascia tanti possibili finali, è l’interpretazione di Uzo Aduba. Il personaggio a cui dà personalità è sfrontato, sincero, noncurante degli altri, tutto in ragione del suo unico scopo: trovare chi ha commesso il crimine. I silenzi, le espressioni, i gesti e gli aneddoti ornitologici contribuiscono a creare una detective che io considero già come iconica.

Serena Pisaneschi

Foto in alto: da Wired Italia

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