I bacari veneziani #1: un viaggio nei sapori della città più bella del mondo

Bacari veneziani

Un itinerario per conoscere l’anima di Venezia attraverso i locali caratteristici, gustando le ombre e i cicchetti in compagnia.

La città di Venezia è una meta turistica fra le più gettonate al mondo. Quasi interamente costruita sull’acqua è visitabile solamente a piedi, passeggiando fra calli e ponti protesi sui numerosi canali che costituiscono la principale rete di comunicazione per i veneziani. I bacari sono i locali tipici dove da sempre è possibile gustare un bicchiere di vino della casa, un’ombra, accompagnato magari da un delizioso bocconcino: un cicchetto.
Ad ogni appuntamento vi presenteremo tre bacari riferiti a una particolare zona della città. Il nostro itinerario inizia oggi dal settore ovest del sestiere Santa Croce.

Il Bacareto da Lele è probabilmente il più piccolo locale della città, e anche il più economico. Non spaventatevi se troverete una lunga fila nella piazza antistante, è del tutto normale e scorre molto veloce perché questo bacaro offre solamente ombre e piccoli panini imbottiti con vari salumi e formaggi. Il sabato è aperto solamente il mattino, chiuso la domenica.
Fondamenta dei Tolentini, 183, Venezia.

L’Osteria della Rivetta è fra le più antiche della città. La titolare la dirige da più di quarant’anni e ancora oggi, nonostante sia in pensione, la potete trovare dietro il bancone a versare ombre, quando non è in cucina a cuocere la sue meravigliose verdure. La specialità del posto sono le uova sode, servite tagliate a metà e ben condite con una generosa spolverata di pepe. Questa tradizione è così radicata che la potete trovare riproposta anche nel mosaico della pavimentazione. Purtroppo questo locale è chiuso nel fine settimana.
Calle Sechera, 637, Venezia.

Il Bar Filovia si trova proprio sulla riva, vicino all’approdo del traghetto. Qui potete gustare dei meravigliosi tramezzini: scordatevi quelli che avete visto finora, questi sono più alti che larghi e faticano a contenere le leccornie fra le due morbidissime fette di pane. Il vino proposto qui è di bottiglia: fatevi consigliare un’etichetta della zona.
Fondamenta Santa Chiara, 521, Venezia.

Per arrivare a Venezia potete scegliere il treno, fino alla stazione Santa Lucia, oppure l’auto che dovrete lasciare ai parcheggi di Piazzale Roma. Iniziamo da qui il nostro percorso perché questi bacari sono nella zona compresa fra la stazione e i parcheggi. Se sceglierete il treno, più comodo e meno costoso del parcheggio, per raggiungere questi locali potete attraversare il famosissimo Ponte della Costituzione dell’architetto Santiago Calatrava. Fate attenzione però: questo ponte è poco amato dai veneziani perché nelle giornate fredde e umide, non rare a Venezia d’inverno, le lastre di vetro della pavimentazione possono diventare scivolose.
Il prossimo appuntamento con altri tre bacari è fra una settimana. Vi aspetto!

Trovate la guida completa nel libro Bacari a Venezia, scritto a quattro mani con Lorenzo Corsale.

Erna Corsi

Foto in alto: Il Bacareto da Lele, di Erna Corsi

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