Tre di Valérie Perrin, una storia raccontata goccia a goccia

Valérie Perrin - Tre
Districandosi nelle vite di tre personaggi, l’autrice ci regala una storia nella quale si intrecciano gioie, problemi, dolori e crescita.

Ho acquistato Tre di Valérie Perrin (edizioni e/o) dopo aver letto Cambiare l’acqua ai fiori, comprato solo perché in copertina è raffigurato un cimitero (non conoscevo l’autrice). Cambiare l’acqua ai fiori mi era piaciuto, così non ho esitato a portare a casa il nuovo, pur con un velo di timore: riuscirà l’autrice a emozionarmi ancora? Beh, Tre è stato una sorpresa che non mi aspettavo: ho approfittato di ogni momento di pausa per prendere il libro in mano e l’ho letto tutto d’un fiato. È ben scritto, è ben tradotto e scivola via come l’acqua di un fiume.

È la storia di tre ragazzi (da qui il titolo), Étienne, Nina e Adrien, che inizia durante la loro adolescenza e attraversa gli anni e la vita, il tutto raccontato da una voce narrante di cui solo quasi alla fine si scopre l’identità. Potrebbe sembrare una storia banale, ma Perrin la trasforma, sviluppandola molto bene su più piani temporali che riesce a portare avanti senza difficoltà, senza mai perdere il filo, regalandoci dei momenti da fiato sospeso che ci spingono a dare un’occhiata all’orologio e pensare «ho ancora dieci minuti, posso iniziare il nuovo capitolo». Il romanzo è ravvivato da alcuni colpi di scena che l’autrice “butta là” quasi con nonchalance; i nodi si sciolgono lentamente ma senza interruzioni e alla fine il cerchio si chiude, tutto torna, e attraverso le pagine noi abbiamo conosciuto storie e personaggi che ci hanno coinvolto e con i quali abbiamo passato ore davvero piacevoli.

treTre non è un libro lento, ma allo stesso tempo lo è. La vicenda non è raccontata di corsa, ma goccia a goccia, tassello dopo tassello, e piano piano si forma il puzzle che creerà ognuno dei personaggi che finiranno per essere ben delineati e caratterizzati con lo stile curato ed elegante che avevo già incontrato nel precedente romanzo di Valérie Perrin. Anche le tematiche trattate, molteplici e di grande attualità (dall’amicizia, alla solitudine, alla gelosia, all’omosessualità), affrontate tutt’altro che con superficialità, emergono lentamente, un puntino alla volta, man mano che si procede nella lettura e nella scoperta dei protagonisti.

A me il libro è piaciuto, molto, e lo consiglio vivamente. I personaggi sono “normali”, con vite di tutti i giorni, ma l’atmosfera che Perrin riesce a creare con la scelta delle parole e con le atmosfere che intesse rende Tre un romanzo dal quale, alla fine, ci si separa malvolentieri.

Paola Gradi

Foto in alto: Valérie Perrin

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