2 giugno Festa della Repubblica con le Madri Costituenti
Libere e sovrane sono state le 21 donne oltre il consueto che hanno contribuito a scrivere la nostra costituzione elette con l’avvento del suffragio universale.
RECENSIONI
Cosa ne pensiamo di… libri, mostre, film, serie tv, spettacoli teatrali, opere d’arte, mode.
L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito
«Questa è una storia che ha ingoiato frammenti di tante vite per provare a farne una narrazione, il racconto degli anni in cui sono cresciuta.»
Il ballo delle pazze l’esordio letterario di Victoria Mas
Parigi fine Ottocento il ballo in maschera di mezza quaresima all’ospedale della Salpêtrière dove mascherarsi fa cadere le maschere.
Cara Pace di Lisa Ginzburg, viaggio nell’intimità di un rapporto esclusivo
Una storia toccante di autoanalisi e introspezione. Due forze opposte e complementari che contribuiscono in egual misura a creare il loro equilibrio perfetto.
Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti, videorecensione
Una donna che non approveremmo, che non vorremmo come amica, ma che dimostra un’umanità reale, concreta e consapevole.
Fra le mani sicure della regista francese Jeanne Henry
Un futuro sereno per il piccolo Theo. Il film è la storia di un’adozione raccontata con intelligenza, empatia e realismo che affronta temi spesso poco conosciuti.
Il bel canto di Rachele Bastreghi, l’originalià senza eccessi
È appena uscito, il 30 aprile 2021, il suo EP Psychodonna, autobiografico e introspettivo, che l’artista reclama come suo primo vero lavoro da solista nonostante i ragguardevoli precedenti.
Marbles. Io, Michelangelo e il disturbo bipolare di Ellen Forney
Memoir sulla sindrome maniaco depressiva. Per l’autrice la diagnosi è arrivata poco prima dei trent’anni, in un momento in cui si sentiva brillantissima e ipercreativa.
La storia delle mie tette, romanzo a fumetti di Jennifer Hayden
Intelligente, pop, spigliato e onesto il graphic novel nominato tra i migliori libri del 2015, anno della sua uscita, da New York Times, Amazon, GQ e Forbes.
La regina degli scacchi: Beth Harmon e il “gambetto di donna”
«Fu la scacchiera a colpirmi. Esiste tutto un mondo in quelle sessantaquattro case. Mi sento sicura lì. Posso controllarlo, posso dominarlo ed è prevedibile. So che se mi faccio male è solo colpa mia.»